Ulteriore attacco al welfare studentesco da parte del Governo Monti, in particolare, ad opera del Ministro Francesco Profumo. Per concludere in ‘bellezza’, il MIUR ha pensato di ridimensionare la distribuzione delle borse di studio, attraverso una rimodulazione dei criteri di assegnazione, diminuendo la soglia massima consentita per risultare idonei nell’assegnazione della borsa.
Partiamo con ordine: in Puglia, ad esempio, il bando per l’assegnazione delle borse di studio comprendeva una suddivisione in due fasce: Fascia “A” con reddito inferiore o uguale a 11.500,00 €, con relativa priorità in caso di individuazione dell’assegnatario; poi la Fascia “B” con reddito compreso tra 11.500,01€ e 17.000,00€, con una leggera contrazione dei servizi economici a disposizione dello studente rientrante in questa fascia. (altro…)