Vignetta di Vauro © 2013
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Fino a qualche settimana fa, in televisione, sui giornali, nel dibattito politico, dell’intero Paese, la questione era ardua: la Chiesa deve pagare l’IMU? Si o no? È scontato dirvi che, in tempi del genere, alla gente poco importa dei valori spirituali, quando di mezzo c’è il benessere comune. Fatto sta che, ad ormai giorni dalla dichiarazione di Bagnasco sulla possibilità di dialogo sull’Imposta Municipale Unica, per gli immobili di proprietà della Santa Sede, ora è tutto fermo. Non si sa più nulla. Sono spariti tutti quei cronisti, giornalisti, critici televisivi, politici che molto volentieri dichiaravano “la Chiesa aiuti il Paese, pagando l’ICI”. Tutti scomparsi. Forse la Chiesa ha zittito l’intera stampa, oppure in Italia, si sa, i talk show sanno sempre di cosa parlare, senza mai annoiare troppo: cambiano ogni settimana argomenti e interessi. E intanto l’IMU o ICI, fate voi, i cittadini dovranno pagarla, ma non solo chi lavora, pure i pensionati e i disoccupati. Direi che una preghiera sia la via giusta per metterci una pietra su.