La semplicità utilizzata da personaggi di livello della società ITALIANA, mi lascia pensare che di moralità ce ne sia ben poca, oppure tanta, ma sbagliata. Mauro Masi, direttore generale della RAI, di recente sulla bocca di tutti e anche da qualche altra parte, a causa dei suoi continui interventi al palinsesto, con il tentativo di censurare o di modificare i piani degli autori di programmi come Ballarò, Annozero, Vieni Via Con Me, Report e molti altri. L’Usigrai (Unione Sindacale Italiana Giornalisti RAI) ha avviato un referendum interno all’azienda, riusciendo a chidedere a 1.438 dipendenti dell’azienda televisiva di Stato, con contratto giornalistico, di telecineoperatore e anche con incarichi dirigenziali, cosa ne pensassero del loro DG e chiedendo la sfiducia dello stesso e quindi l’allontanamento dal suo ruolo. Su ben 1.878 aventi diritto, come già detto, ben 1.438 hanno votato per il referendum, avendo come risultato ben 1.314 pareri favorevoli alla sfiducia. Ora ci si chiede cosa accadrà dopo questa votazione interna: sarà tanto onesto Masi da lasciare il suo bel stipendio di 715.000€/anno e di sparire dall’azienda, lasciando il posto a qualcuno che se lo merita e che di certo non censura nessun programma? Dalle sue affermazioni, perdiamo ogni speranza, sempre di mezzo la politica, quando gli sta bene la politica la si tiene su un piatto d’argento, quando invece ci tocca di prima persona, per politica si intende quel modo di fare fastidioso e pieno di parole e sondaggi e di sfiducie. Miciomao Masi deve lasciare il suo ruolo, riusciranno i dipendenti a mandare a casa il loro direttore cens(urat)ore generale? Ai cavilli l’ardua sentenza.
Complimenti alle forze dell’ordine che hanno arrestato il capo della camorra Antonio Iovine. Peccato che il Governo abbia tagliato i fondi per le intercettazioni e per le stesse forze armate.