Ciò che mi ha colpito sono state le pubblicità. La pubblicità del telefonino? Si, c’erano e, con grande semplicità, i protagonisti dello spot erano un uomo e una donna impegnati a discutere al telefono. Oggi? Abbiamo una piscina, un grattacielo, musica commerciale e Belen Rodriguez bagnata e “sensuale”, no una parola, solo uno sguardo e un messaggio in sottofondo: “acquista un telefono *** potrai accedere a fantastici servizi e premi” e per concludere un bel occhiolino da parte della gnoccolona di miciomacio Corona.
E le pubblicità del cibo? Quanti prosciutti ci vengono venduti con due pere e due canotti come cornice? Tanti e non solo. E’ arrivato il momento di reagire. Io ho fatto una scelta. Queste pubblicità per me faranno l’effetto contrario: mi allontanerano dal prodotto e diffiderò di tutto quanto è di quella marca.
Non prendete questa mia affermazione come un mio problema fisiologico o psicologico. Dobbiamo comprendere che la TV, i giornali e tutti quanti i sistemi informativi e di intrattenimento non possono presentare pubblicità luride come queste. Non denigro affatto il corpo della donna e la donna in se, ma proprio per questo ritengo che non debba essere usato a scopo di marketing, solo perchè le curve o l’occhiolino di una modella debbano smuovere e accendere i miei ormoni, farmi eccitare e dare al cervello il messaggio di una voglia intensa di quell’oggetto in questione.
Viva le pubblicità del Tonno Rio Mare e il loro grissino “coltello”.