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  • Ero fermo in macchina in attesa di mia cugina che, come ogni giorno, esce dalla scuola media “Gallo”. Mentre ero in macchina ho assistito ad una scena raccapricciante che, al seguito di quelle polemicucce da quattro soldi che i destroidi avevano alimentato sulla presenza di esponenti della coalizione di centrosinistra davanti alla scuola elementare, mi fa incazzare.

    Di cosa sto parlando: un gruppo di 6 ragazzini (ragazzine e ragazzini), erano strapieni fino al collo di volantini di Morea e di facsimili della coalizione di centrodestra, tornavano da scuola e mi chiedo come abbiano fatto a procurarsi quel materiale. Qualcuno era fuori dalla scuola e avrà detto ai ragazzi di stressare i propri genitori riempiendoli casa di volantini, oppure qualcuno aveva dato ai ragazzi quel materiale dentro la scuola?

    Sull’ultima ipotesi, avrei qualche dubbio, perchè altrimenti sarebbe un vero errore, sulla prima mi viene in mente il tipico arraffone che abbindolando i ragazzini con qualche storiella avrà costretto a portarsi 10 kg di carta a casa.

    Come se non bastasse, per solo metà giornata (non oso immaginare la seconda metà come potrà essere, visto che, se dovessimo realmente attenerci al famoso proverbio, “il buongiorno si vede dal mattino”), mentre ero in piazza, esattamente verso mezzogiorno, vengo a sapere, da un mio carissimo amico, che il centrodestra è passato dallo stress psicologico della musichetta che annuncia gli incontri, alle minacce psicologiche, facendo credere ai cittadini che il voto è intercettabile e che tutto è verificabile quindi, “occhio a cosa fai, perchè possiamo scoprirlo”, giù di lì il concetto è questo.

    Queste elezioni hanno segnato un solco profondissimo nella mia personalità, nel mio modo di essere. Vorrò fare un sunto di tutto ad elezioni concluse, proprio perchè non voglio far sfuggire nulla.

    Se posso concludere con una nota di piacere e positività, questa sera, alle 22, Pippo Civati sarà a Noci. Ad introdurlo sarò io, spiegando le ragioni che stanno spingendo Pippo ad essere sempre più popolare, ogni giorno che passa. Ovviamente vi aspettiamo e ricordate che c’è anche buona musica e buon cibo, per chiudere in armonia questa emozionante campagna elettorale, con il nostro Domenico Nisi.

  • Fino a prova contraria, viviamo tutti in uno stato di diritto che ci consente di essere tutelati in tutte le forme più idonee e soprattutto garantendoci una insindacabile contestazione quando un soggetto terzo svolge la propria attività andando contro delle leggi territoriali, nazionali e via via scalando la gerarchia delle fonti.

    A Noci questo sembra essere un aspetto superfluo, un particolare da sottovalutare. Vi riporto la dichiarazione fatta dal candidato sindaco del centrodestra, in merito ad una legittima contestazione da parte del centrosinistra sull’inaugurazione della nuova Piazza Moro da parte dell’ex-vice sindaco (ora candidato del centrodestra), andando contro una legge nazionale, la 28/2000, che all’art. 9 vieta espressamente manifestazioni pubbliche di questo genere: dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

    La dichiarazione è questa qui:

    “Apprendo con rammarico che la manifestazione pubblica della coalizione di centrodestra dal titolo Scendiamo in Piazza di oggi, domenica 5 maggio non potrà tenersi per una contestazione di un componente candidato del centrosinistra”

    Si commenta da sola. Noi abbiamo rispetto di tutti, ma dei furbi proprio no. Se, dopo tutto, furbizia si può chiamare.

    Dopo ciò, buon rispetto delle legge a tutti! E vi ricordo che il diritto non esiste solo quando qualcuno vi attacca e voi lo minacciate con una querela. Troppo facile.

  • Ho sempre creduto che in politica ogni mossa debba essere frutto di una riflessione profonda. Ciò non significa che l’impulsività non giovi, in diverse occasioni, ma il protagonismo o è collettivo o è sinonimo di pochezza politica. Credere oggi di poter creare una coalizione di centrosinistra “alternativa” al centrodestra e al candidato sindaco Stanislao Morea e alla coalizione vera di centrosinistra, Noci Bene Comune, con Domenico Nisi, vincitore delle Primarie e affiancato da forze rinnovate concretamente, è da complete vittime di protagonismo che mettono in secondo piano l’obiettivo comune: Noci, il rinnovamento e lo sviluppo della città.

    Come ha detto un ragazzo, con cognizione di causa, quel pastrocchio Socialista-Montiano è il risultato di un’accoppiamento genetico da laboratorio, ma di un laboratorio di uno scienziato pazzo, pericoloso: è giunto tra di noi il socialismo-liberista.

    Noi continuiamo la nostra battaglia, nel simbolo dell’unità e della passione. Ce la metteremo tutta e con la stessa forza con cui faremo questa campagna elettorale, vorremo governare la città, all’insegna della discontinuità con quanto fatto fin’ora dall’Amministrazione Comunale uscente (anche se già dimissionaria e commissariata).

  • gazzetta-bari_20-03-13_r

    Oggi sulla Gazzetta di Bari è apparso questo articolo sulle elezioni Amministrative che si terranno a maggio a Noci. Inizia con l’incensazione di Stanislao Morea, candidato sindaco del centrodestra, ex-vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della giunta Liuzzi, ormai anche questa EX, a causa dello scioglimento dell’Amministrazione Comunale a seguito di dimissioni di massa da parte di consiglieri comunali di minoranza e di maggioranza, facendo mancare, così, il numero legale per far reggere il governo della città fino alla fine del mandato.

    Si parla di un centrodestra compattato (con lo sputo?), dopo che, per mesi, lotte intestine avevano, di fatto, bloccato l’azione amministrativa, in uno stallo che solo l’eutanasia da parte di quei consiglieri sopra citati ha risolto.

    Scorrendo nell’articolo, nelle ultime battute, si scorge una passata frettolosa sulla situazione del centrosinistra nocese, dove viene confermata la candidatura di Domenico Nisi (PD), legittimo candidato, dopo la vittoria alle primarie di coalizione, un mal di pancia da parte di Claudio Novembre, competitor con targa “SEL” sempre alle primarie e l’insider Nicola Lamanna, con rimorchio “Lista Civica-NocièViva“, il quale attraverso diversi comunicati stampa su Facebook lascia trasparire la voglia matta di rompere, forse perchè scontento (?) del risultato della competizione per la scelta del candidato sindaco (è risultato secondo).

    Mi vorrei ricollegare alla frase di Aldo Moro, citata durante la presentazione ufficiale della campagna elettorale del centrosinistra e di Domenico Nisi, con al fianco PD, SeL e Rifondazione Comunista – che non ha presentato nessun candidato alle primarie – (come avrete capito, il quarto pezzo è mancante, per le ragioni di cui sopra), la frase del grande statista parlava dell’insegnamento che bisogna dare ai giovani, partendo soprattutto dal comportamento di chi occupa ruoli di rilevanza, sul piano politico o comunque della classe dirigente in generale. Bene, mi chiedo se l’insegnamento che io stesso traggo da questa vicenda possa essere positiva o negativa: vedere un risultato di una consultazione popolare essere sbeffeggiato con tanta pubblicità mi addolora, soprattutto dopo che, chi ha partecipato attivamente all’organizzazione di quella giornata, ha creduto fortemente nello spirito di quelle primarie – forza, unione, voglia di riscossa.

    Da tutto ciò, tuttavia, traggo le mie considerazioni e le mie riflessioni che esplicito qui, anche indirizzandole verso i diretti interessati: credo che la politica non sia una piazza in cui vendere la propria idea e scappare se questa viene bocciata o messa in secondo piano. Credo che la politica sia lotta, sia credere in un progetto che, se pur non destinatario di quel consenso che ci si aspettava, va portato avanti comunque, condividendolo con altri ed emendandolo di nuove idee che possono arrivare dal contributo di altri. Credo che la politica sia sportività e sia anche e soprattutto accettare la democrazia, vera forza di una politica che vuole rinnovarsi e rinnovare.

    Quanto sta accadendo al centrosinistra nocese è l’esempio lampante di una scarsa propensione al bene comune. Chi ha partecipato alle primarie sia responsabile, non solo chi ha vinto, ma soprattutto chi non ce l’ha fatta, perchè è questo il senso di una scelta che passa dai cittadini: accettare il risultato e, un secondo dopo, cominciare a lavorare insieme.

    Scuse e accuse non servono a nulla, perchè per risolvere un problema, se alla base di tutto c’è la voglia di lavorare insieme, basta una riunione e tutto si normalizza.

    Il mio appello è che si faccia chiarezza e che per una buona volta, si capisca che i personalismi, in questa nuova era per la politica italiana, verranno sempre di più bocciati e che è giunto il momento di lavorare seriamente per dare una seria alternativa ad una città governata per dieci anni da una destra che ora merita le ferie forzate.