Canticchiando la famosissima canzone di Righeira, mi viene da pensare a quello che ci aspetta alla fine delle vacanze estive. Non parlo certo di ovvie situazioni, come l’inizio della scuola, dell’università, il ritorno al lavoro (per chi ce l’ha), ma di un argomento politico che galleggia nei vasconi di Montecitorio e Palazzo Madama: il “Porcellum & Friends”, e di amici l’attuale legge elettorale ne ha davvero tanti, visto e considerendo il fatto che giace ancora nella nostra legislazione e non ha alcuna intenzione di lasciare il posto ad un nuovo sistema elettorale, capace di garantire democrazia ed elezione diretta dei parlamentari, durante le Politiche del 2013.
Ma la domanda sorge spontanea: e se il Porcellum resta al suo posto?? Domanda da 1 milione di € e la risposta lo è di altrettanto valore, anche se qualcuno cerca di mettere sul tavolo soluzioni condivise, come ad esempio l’istituzione di primarie ad hoc per formare le liste regionali dei parlamentari.
Fin qui, tutto è accettabile, se non che, sia da una parte che dall’altra le aspettative sono varie e di varie finalità: c’è chi vorrebbe l’elezione diretta per arroccarsi nel suo territorio, magari perchè “volto nuovo” o perchè sicuro di un consenso forte, che lo legittimi a sedere su uno scranno della Camera o del Senato. “Ma i volponi sono dietro l’angolo”, diceva la gallina mangiata la notte scorsa, ed infatti anche in politica – che pullula di volponi brizzolati, il pericolo è in agguato: la maggior parte di chi oggi viene chiamato Onorevole o Senatore, di chi viaggia in comode autoblu e con uno stipendio “modesto che spesse volte non consente di arrivare a fine mese” [cit. On. Luca Barbareschi – Gruppo Insalata Mista]), sanno con certezza che in caso di voto di preferenza, non prenderebbero nemmeno quello del loro coniuge, allontanando per sempre centinaia di “morti di fame” da altrettante centinaia di benefit, per non parlare di chi deve maturare il vitalizio (minimo 5 anni di mandato, per ottenere la minima, ogni anno in più di attività parlamentare corrisponde ad un cospicuo aumento.
Non sopporterei ancora facce viste e straviste in Parlamento, ne tantomeno dover vedere spezzata la speranza di un ricambio generazionale, per non parlare dell’ennesima impossibilità da parte dei cittadini di scegliere il proprio rappresentante.
Tre giorni fa leggevo un’intervista di due importanti esponenti del PD Pugliese, Antonio Decaro e Fabiano Amati, rispettivamente Capogruppo PD alla Regione Puglia e Assessore alle Opere Pubbliche della Giunta Vendola: nella loro intervista c’era un messaggio chiaro, che ormai non si può marciare sopra il marcio, perchè a furia di chiudere un occhio a tutto, si diventa cechi, impassibili dinanzi al torto, incapaci di affermare ciò che è meglio per tutti.
La sopravvivenza di questa legge elettorale sarà un test per la Casta, per vedere se qualcosa è cambiato oppure no, se il vento che tira è nuovo oppure reciclato e impregnato di deodorante per nascondere l’odore di vecchio. Tutto questo sarà sotto gli occhi di tutti. L’estate sta finendo, bisogna rimettersi in moto, nel più giusto dei modi e con le più giuste idee.
-
Rivedendo le dichiarazioni di voto al Senato, del DDL Gelmini, mi fa riflettere su quanto ci sia di anti-politico nella politica stessa. Palazzo Madama aveva assunto le sembianze di uno stadio, o di un pollaio, fate voi.
La senatrice Finocchiaro (vedi video) viene assalita dai senatori della maggioranza, mi chiedo se c’è differenza tra questi gesti e gli attacchi fatti alla sede della Lega e alla sede del PD Sicilia (di cui vorrei parlarne un attimo), in questi ultimi giorni.
Penso sia necessario approfondire la questione “violenza” in politica, penso che un principio cardine della politica debba essere il rispetto del diverso e di ogni singolo individuo. Ciò che è accaduto alla Finocchiaro non è solo da attribuire a quel momento: penso sia necessario diffondere questo significato a tutto quanto il sistema politico italiano e comprendere quanto ci sia di simile, ogni giorno, nel nostro Paese. Partendo dal gesto alla Finocchiaro, fino ad arrivare allo scherzo, poco simpatico, fatto durante la notte del 30 dicembre a Nichi Vendola. Quanto sta accadendo in questo periodo, in Italia ovviamente, è allucinante, solo a pensare che stiamo per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e che abbiamo allo stesso tempo ministri facenti capo ad un partito, la Lega Nord, che di Unità ne vuol sentir parlare poco o niente, anzi per nulla al mondo.
Cosa dovrebbe essere il Parlamento? Mi chiedo a cosa servano due Camere, due Aule Parlamentari, se non a portare la voce del Popolo nei luoghi del potere. I Cittadini non eleggono nessuno per fare i bifolchi doppio-giochisti in un seggio del Senato. La maggioranza al Senato declinava un senso di smarrimento o di totale assenza del sistema nervoso centrale e di tutto quanto il buon senso che, almeno il politico deve avere.
Attentato alla sede del PD della Sicilia e della sede provinciale dello stesso partito palermitano: solo un cenno ai telegiornali, il Tg1 non lo nomino nemmeno, quello è un organo di propaganda o, termine alternativo, macchina di “slinguazzamento” politico da parte di uno pseudo direttore, non che servo di B., tanto per cambiare. E Maroni? Oggi sui giornali nazionali, titoloni gridavano “Maroni: Attentato alla Lega è attentato alla democrazia”, mi chiedo dove siano andati a finire le dichiarazioni del Viminale e/o direttamente del suo titolare, riguardo l’attentato alla sede del Partito Democratico della Sicilia, non è attentato politico quello? Non è attentato alla democrazia, anche quello?
“Ogni nazione ha il governo che si merita“, così diceva Joseph de Maistre ed io ci aggiungerei anche “il politico rispecchia i suoi elettori“, peccato però che la nazione in questo caso si chiami Italia e soprattutto il popolo (attivo ed elettore) che le da consistenza sia infuriata per la perdita del proprio futuro e soprattutto senza uno stipendio di 15.000 € (alla Camera) e 17.000 € (al Senato), e un iPad sotto l’albero di natale, offerto dal buon Paese senza lacrime.
Buon 2011 a tutti. A chi gli fa piacere.
-
Oggi al senato un gruppo di studenti ha tentato di entrare nell’edificio, con l’intento di sfondare la porta d’ingresso. Un atto del genere va condannato, senza se e senza ma, perchè mina la credibilità degli studenti e delle manifestazioni studentesche.
Le organizzazioni studentesche e i singoli dovranno lavorare per dare credibilità al senso di appartenenza ad un numerosissimo gruppo di malcontenti e di disgrazie sociali. La scuola pubblica italiana sta subendo un forte trauma a causa dell’incapacità da parte del Governo di affrontare il discorso dello sviluppo e dell’investimenti nella ricerca, vera fonte di futuro del nostro Paese.
Mi auguro che queste azioni violente siano SEMPRE isolate e, quando possibile, bloccate dagli studenti stessi.