No. Sta volta “Charlie” rimane al suo posto. Non è accettabile una vignetta che più che di satira sa di auguri disgustosi.
Charlie Hebdo si scagliava contro i fondamentalismi, contro le religioni, contro la violenza. Accostare la sofferenza di centinaia di persone, dovuta al terremoto, alla contrapposizione politica, no! Non mi troverà mai dalla sua parte.