A Roma nasce Tiberis, la spiaggia sul Tevere che si ispira alla Paris Plage. Dopo mille peripezie, la Giunta Capitolina dà il via a questo luogo “refrigerante” per i romani che vogliono trascorrere le ferie in Città. Fin qui nulla di anomalo, anzi. Il punto cruciale si presenta dopo.
La dirigente del settore del Comune, interrogata da dei bagnanti circa le misure di sicurezza messe in atto da Roma Capitale, a salvaguardia dei cittadini lì presenti, rilascia dichiarazioni sconcertanti.
Tiberis nasce nei pressi del Ponte Marconi, una zona dove, proprio prima della costruzione di questa “spiaggia”, c’era un campo Rom.
La Dirigente assicura che le misure di sicurezza ci sono, perché saranno gli stessi Rom a garantire la tranquillità nei pressi del sito. A confermarlo è un audio che riprende la dichiarazione della dirigente e le dichiarazioni dello stesso boss, come riportano diversi giornali, soprattutto della Capitale.
Zorro, così si chiama il boss dei Rom con cui il Comune di Roma pare abbia avuto contatti per stringere un accordo e mettere in sicurezza la zona.
Pare, quindi, che la Giunta Raggi abbia ritenuto opportuno mettersi d’accordo con il boss piuttosto che implementare misure di sicurezza basate sull’intervento delle Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza.
La Giunta Raggi, da quanto si è appreso, pare consideri i boss persone con cui trattare.
Loro sono quelli che hanno vinto le Amministrative dopo una campagna aspra, dove tacciavano come mafiosi tutti coloro che non erano dalla loro parte.
Loro sono quelli che dichiaravano che “Mafia Capitale” fosse un fenomeno culturale portato in dote dalla destra e dal centrosinistra, alternativamente al governo della Città da anni.
In questo momento sono in corso indagini da parte delle Forze dell’Ordine. Se questa vicenda dovesse essere confermata, sarebbe di una gravità assoluta.
Ma sappiamo cosa si dirà: è un complotto di “quelli di prima” perché la Raggi è scomoda a tutti e vogliono fermarla. “Ma non ci riusciranno”.