Tag: Renzo Bossi


  • L’esuberanza del leghismo ereditato

    L’esuberanza del leghismo ereditato

    Non penserete mica che da questo articolo usciranno parole di sconforto per quanto sta accadendo nella politica italiana, in questi giorni, vero?
    Lo sconforto è effetto di uno stupore, peccato che non mi stupisca facilmente di questi avvenimenti, soprattutto riguardo certi soggetti, a noi ben noti. La politica ha sempre destato sospetti da Tangentopoli ad oggi, passando per la II Repubblica (che ancora non è finita, a differenza di quanto si dica), su corruzione e intrallazzi, non è del tutto sbagliato, a quanto pare.
    Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Renzo Bossi, per gli amici “il trota”, getta marciume sui giovani, coinvolto nello scandalo “finanziamento familiare” della Bossi Family. Come? Direte voi, semplice: la “stabilità morale” dell’ereditiere fittizio della Lega non può che mirare alle gambe di quella schiera di giovani che, impegnandosi quotidianamente, lanciano un appello importante al Paese: rinnovamento, non solo anagrafico ma soprattutto di idee. Al “figlio d’arte”, di questo, poco importa, oppure è troppo impegnato nel pagare le rate della macchina e l’affitto della propria abitazione, per pensare al resto. Non tralasciando del tutto la sua possibile incapacità nel comprendere di cosa si stia parlando.
    Una “carriera” stroncata sul nascere, quella di Bossi Jr., il quale potrebbe rischiare grosso se si dovessero confermare i capi d’accusa verso la famiglia Bossi. Il carroccio ormai perde ruote e un “driver change” è ormai alle porte, Maroni già con il casco in testa.
    Dobbiamo pulire la politica dal pattume, incominciando da chi predica bene e razzola male, dagli incoerenti e presuntuosi, da chi mette la propria persona prima di qualsiasi interesse collettivo. Facciamo questo grande passo e potremo metter fine al fuoco che alimenta l’antipolitica, integrando le forze civili in una sinergia utile per il Paese.

    Ps: Bossi Jr. Jr. (Roberto Libertà, ndr) stava pianificando il suo ingresso in politica, ora che è stato condannato (per aver buttato un secchio con candeggina su un militante del PRC, ndr), è pronto a schierarsi tra le fila della Lega.


  • I padani contro la padania

    Bossi non riesce più a contenere il suo popolo. I militanti ed elettori della Lega Nord hanno sbattuto la testa contro un muro invalicabile: i problemi erotici del Premier. Su uno specchietto, uscito oggi sul Corriere della Sera, vengono riportate lamentele da parte di alcuni utenti di Radio Padania, tipo: “io sono un invalido civile che non ha mai percepito sostegni, perchè la percentuale di invalidità è bassa, e qui fottono alla faccia nostra”.

    La situazione attuale nell’oltre Po è qualcosa di terribile, i sostenitori della Bossi Family (da oggi, le visite ufficiali dei ministri leghisti, presso il Presidente del Consiglio, sono incorniciate dal futuro leader del Carroccio, Renzo Bossi detto “la trota”) si stanno svegliando da un sogno fine a se stesso. Le promesse sulla secessione, sul federalismo e su tutti i provvedimenti “pro-nord”, non sono più candidi come una volta.

    Il federalismo fiscale, senza dubbi a favore del nord e a svantaggio del sud, è una sorta di scissione mascherata. Le regioni del nord, economicamente ed industrialmente più avanzate, sono sicuramente pronte ad affrontare un discorso di autonomia economica. Ma le altre regioni? Le regioni più povere? Se si pensa ad un recupero delle spese e quindi ad una sorta di soccorso, sofferto, da parte delle altre regioni, è sicuramente un provvedimento che non avrà nulla di nuovo.

    Cosa ne sarà della Lega? Cosa ne sarà di Bossi? Lo storico leader del Carroccio sarà ancora in grado di avere quel carisma (astratto), necessario a mantenere unito il partito? O forse la lega è destinata a scomparire? O forse è già in declino? Predicherà bene al nord per poi razzolare male a Roma?

    Il declino tuttavia, non si riesce a visualizzarlo in quanto, a causa delle vicende di B., i voti passano dal blu PdL, al verde Lega, ma in realtà i veri leghisti sono ormai pochi.

    Buona Italia a tutti!