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  • Se pur con una deviazione da “Salerno-Reggio Calabria”, Renzi, durante l’hangout con #matteorisponde, ha detto che i 2€ devoluti alla Sardegna (stimati a 4 milioni di euro), ricavati dalla primarie dell’8 dicembre, non sono legittimi e che il partito può solo fare leggi.

    Mi chiedo però come poi i cittadini debbano fare beneficenza ai partiti, devolvendo finanziamenti privati (o pubblici, come è stato ed è tutt’ora).

    E vabbè.

  • Giusto per ricordarlo.

  • Apprezzo il fatto che Renzi stia affrontando un tour europeo, anche se a mio avviso dovremmo prima occuparci di questioni inerenti la politica interna, più che quella estera, ma mi lascia perplesso il fatto che Renzi abbia fatto visita alla Merkel e non invece all’SPD, a Schröder, per esempio.

    Ora volerà per Parigi e Londra, spero che, oltre ad incontrare Hollande  magari provi ad immaginare un sistema di collaborazione più forte e articolato, come lo stesso Presidente della Repubblica ha ribadito in queste ore.

    Su Londra, mi auguro che ci sia lucidità e che ad un modello anti-europeista come quello portato avanti da David Cameron, si preferisca il progetto labour di Ed Miliband. Così, giusto per avere le idee chiare.

  • Via Sant’Andrea delle Fratte n.16 si è trasformata nella nuova Aquila. Con tutto il rispetto per l’Aquila e per i suoi cittadini.

    Dopo le dimissioni di Bersani e dell’intera Segreteria Nazionale, per il PD c’è solo da guadagnare.
    Premetto che non sono un renziano e mai lo sarò – questa logica delle correnti è il motivo per cui siamo arrivati a tanto – e non sono stato mai un bersaniano, per intenderci.

    Il mio vuole essere un messaggio convinto e non di convenienza: il PD non deve spaccarsi, perchè spaccandosi ci ritroveremo sempre i soliti, pronti a riciclarsi sotto nuovi simboli e nuovi falsi ideali. Questa crisi al PD può fare solo bene, perchè mette con le spalle al muro chi per anni ha pensato di essere indispensabile per il partito e soprattutto spazza via i portatori di gloria e nel PD ce ne sono a bizzeffe.

    Sono un nativo democratico e per questo non sopporto l’idea che il più grande partito riformista possa fare una brutta fine, causata da interessi di pochi, a discapito di molti.

    Scorgere in fondo la luce del congresso non è da poltronisti o da sciacalli. Se vogliamo salvarlo, questo partito, dobbiamo utilizzare gli strumenti che sono nel suo DNA, strumenti di democrazia interna. Dopo ciò, mi auguro di non vedere più certe facce al tavolo della presidenza. Giusto per buon costume.

  • Ok, avete ragione, la puntata doveva essere online da moltissimo tempo, ma la radio è in attesa di una sua sede fisica, diremmo una “redazione”, da dove lavorare insieme per questo progetto.

    Nella prima puntata, registrata qualche settimana fa, abbiamo parlato di Fiorito, Lusi e compagnia bella, della situazione politica attuale e delle primarie del centrosinistra. Il resto, ascoltatelo! C’è buona musica!

    Ospite: Giuseppe Putignano (giornalista LargoBELLAVISTA.it)

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  • Caro Matteo,
    sono Davide Montanaro. Mi permetto di chiamarti per nome perchè, un anno fa, a presentarti così, eri stato proprio tu, a Palazzo Vecchio, quel giorno in cui incontrasti noi, studenti del Sud, di Bari, in viaggio nella bellissima Firenze.
    Sono un giovane democratico, fiero di esserlo e di impegnarmi per la giovanile del PD. Il motivo di questa lettera è molto semplice, oltre che augurarti una campagna elettorale che più di essere vissuta come una guerra tra sfidanti leader, possa essere un momento di crescita per tutti, nessuno escluso, a partire da chi svolgerà un ruolo chiave sui territori.
    L’attenzione particolare che rivolgo ai Giovani Democratici, mi pone una domanda che devo necessariamente rivolgerti, con la speranza che a rispondermi possa essere tu e non un membro del tuo staff: con la Segreteria di Pier Luigi Bersani, i GD hanno ottenuto notevolissime conquiste, come ad esempio l’istituzione di una scuola di formazione per 2000 giovani del Sud, o la Carta di Cittadinanza all’interno del partito, con annessa indipendenza e autonomia rispetto al partito “madre”.
    Come ti porresti nei confronti della giovanile del Partito Democratico, in caso di tua vittoria? Quali sono le aspettative che un giovane democratico dovrebbe intravedere nella tua candidatura alle Primarie per supportarti?
    Attendo una tua risposta, anche se so perfettamente che questa sfida è per la leadership del centrosinistra e non un congresso del PD, lasciandoti con un messaggio ben chiaro: nulla deve ostacolare il Partito Democratico e il progetto che viene sorretto e sognato da migliaia e migliaia di militanti, che ogni giorno alzano le saracinesche delle sezioni, per essere vicini alla propria gente e smuovere comuni, provincie e regioni, con la speranza di un’Italia migliore.
    Sono della Puglia, la regione d’Italia che più di tutti ha vissuto le primarie, sia nel 2005 che nel 2010, con Vendola.
    Le Primarie sono importanti e per questione di esperienza, a noi della Puglia, le Primarie non fanno paura, anzi, sappiamo che sono uno strumento democratico di assoluta necessità ed importanza, se e solo se, chi vince le elezioni, che siano primarie o “secondarie”, rispetti il mandato consegnatogli dai cittadini elettori.
    Non credo in Grillo, non credo in un minestrone di controtendenze, per questo non sopporterei l’idea che il PD sia destinato a vincere le elezioni solo se alleata con un partito, quello di Casini, che tutto è tranne che sano, trasparente e coerente. La novità non sta nel creare un nuovo partito, nel modificare il logo o sistuire una parola con un’altra, il vero rinnovamento sta nelle idee e credo che questo sia ormai scontato, perchè tutto ciò che fino ad oggi è stato mascherato come rinnovamento e speranza, oggi è crollato e non esiste più. Chi ha candidato e difeso a spada tratta un condannato per mafia, deve rimanere lontano dalla nostra attività e della nostra cultura politica.
    Ti auguro di formarti, di apprendere da queste Primarie. Non si finisce mai di imparare, la vita è una scuola infinita, con mille risorse e mille sorprese, vorrei poter sottolineare quest’ultima affermazione, in modo più che evidente, non troppo tardi.
    Buon viaggio con il tuo camper, ti aspettiamo qui, nel Sud, in Puglia, in Provincia di Bari.

    Firmato,
    Davide Montanaro

    [inviato via email alle 02:26 del 13 settembre 2012]

  • Le primarie non sono cosa scontata. Perchè ritenere scontato il risultato? Chi si presenterà alle Primarie? Ancora sono pochi i nomi e poche le certezze. Bersani, Renzi e Vendola sono i nomi “ufficiali”, ma è tutto da vedere. Una cosa è certa, chi dice che la coalizione deve essere allargata ai centristi non avrà il mio voto. Bisogna credere in se stessi e tutte le volte che si parla di aprire ai moderati è uno schiaffo alla credibilità del centrosinistra. Il Partito Democratico ha una grossa responsabilità, non solo quella di dover governare il Paese dal prossimo 2013, ma anche quella di ricostruire una nuova immagine del centrosinistra.
    Il Monti-Bis? Un chiaro messaggio da parte dell’attuale classe politica di non avere il coraggio di stravolgere l’assetto dell’Italia e ne tanto meno di avere le capacità per fronteggiare la crisi. C’è forse paura di non avere credibilità in Europa? Se così fosse è frutto di un’inerzia che ha accompagnato i partiti fino ad ora. Le Primarie saranno un grande strumento di decisione democratica ed io voglio viverle appieno, senza esiti scontati.