Tag: pubblica istruzione


  • Colpo di coerenza

    Colpo di coerenza

    C’è bisogno di un colpo di coerenza. Il Partito Democratico non approvi la Spending Review del Governo Monti, per una questione di coerenza.
    200 milioni di euro che verranno tolti all’Istruzione Pubblica, precisamente alle università, per poi essere dirottate alle scuole private. Mi sembra di aver già visto provvedimenti del genere. Ora basta! Non è un grido di insensata rabbia il mio, sono cosciente dell’ipocrisia che sta dilagando nel mondo politico, ma vedo anche schiavismo allo stato puro di un governo ormai alle prese con il clientelismo e con una visione delle cose totalmente disconnessa con la realtà e il nostro ordinamento giuridico.
    Esempio principale, non può non essere la Fornero con il suo “il lavoro non è un diritto”, forse bisogna ricordarle l’articolo 4 della Costituzione Italiana, la Carta delle Carte, che il nostro Paese scrisse dopo un lungo periodo di sofferenze e libertà negate.
    Ora il Commissario Enrico Bondi, con la sua revisione di spesa, ci dice che il problema della nostra difficile situazione economica, deriva dal finanziamento all’istruzione, ma come se non bastasse, questi soldi non vengono eliminati dalle voci di spesa, ma spostati ad un’altra destinazione: “ISTRUZIONE PRIVATA”.
    Cito un articolo della Costituzione: Art. 33 comma 3 – “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato“.
    Il Governo Monti può essere anche un governo di tecnici, professionisti e esperti di settore, ma di certo, sulla Costituzione sanno solo il titolo.


  • Lettera dalla Spagna

    Ho avuto il piacere di ricevere questa lettera, da un ragazzo spagnolo che, per tre mesi, ha vissuto nel nostro Paese. Credo che siano parole chiare, nette e penso anche di sconforto, per un giovane che vede il proprio Paese deriso e additato da tutta l’Europa. Ecco la lettera.

    10 miliardi di euro. Questo è ciò che hanno tagliato dall’istruzione pubblica e dalla sanità. E questo é anche ciò che è stato fatto per evitare che Bankia (la più importante banca spagnola) fallisse. I cittadini spagnoli vivono una menzogna. I nostri politici si sono arresi, non sanno cosa fare, loro guardano il loro paese andare a picco, cercando di nasconderlo.
    Mi sto rendendo conto che la Spagna è il peggior paese dell’Unione Europea. Infatti, molti politici stanno pensando di uscire (come nazione, ndr) dall’UE. Verremo cancellati dal mondo. Mi si diceva che su Facebook siamo liberi di esprimere quello che vogliamo, non dovrebbero dirmi niente se insulto i capi politici, il “cacciatore di elefanti” (Re Juan Carlos, ndr), il nuovo traditore (Rajoi, ndr) o tutti i corrotti di questo paese dove ci hanno cacato (senza farsi vedere) e del quale portano con orgoglio la bandiera. Non ce la faccio più. Mi dichiaro apertamente ANTI-SPAGNA, perchè non mi identifico con un paese di ladroni, corrotti, magnati, bugiardi e traditori al potere, e disoccupati e affamati nella strada dove si privatizza il pubblico (o direttamente si chiude).
    Dove gli uffici sono tutte menzogne e metà della gente non paga le tasse.
    Ritorniamo ai carri con cavalli, alla peseta, alle pecore, alle strade di terra, a piantare meloni per non morire di fame e sete cazzo!
    È questo il paese dove vengono gli immigrati? Bella merda gli abbiamo preparato. Se io fossi un immigrante, in Spagna non andrei manco morto. Però di questa merda non frega niente a nessuno, nessuno la leggerà anche se lo traduco in inglese, perchè l’interesse è rivolto solo a vecchi e politici. No, non lo scrivo per te, Davide, ma può essere utile se lo traducessi in italiano e lo pubblicassi sul tuo blog. Io non farò parte della fuga dei cervelli. Farò parte della loro espulsione. E ora traduco questa merda in inglese così che gli stranieri vedano come stiamo. Sempre che qualcuno lo legga.

    Un grande abbraccio,
    Alberto.