Tag: Partito Democratico

  • Risuona bene quella esclamazione che ha di certo abbastanza, soprattutto per la concezione stessa della politica. Peccato però che chi ha basato la propria campagna elettorale su ciò, non stia, in realtà, dimostrando tanta coerenza, anzi, forse per niente, anzi, per niente. Punto.

    Ecco a voi un sondaggio fresco di calcolo che dimostra come gli elettori, se pur autori di una situazione politica frammentata come quella attuale, vogliano un governo e vogliono che PD e M5S stiano insieme. Si badi bene che il campione ingloba solo elettori a 5 stelle e della coalizione Italia Bene Comune. Niente pidiellini.

    Anche se sono contro l’elemosina e la vendita delle chiappe ad un comico, credo che se il Paese voglia questo accordo, Grillo deve essere un semplice dipendente dei cittadini e mettere all’angolo le sue manie disfattiste e qualunquiste. Tutto il resto non serve, ecco il sondaggio. Per stasera mi sto zitto.

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  • Ecco il primo spot realizzato dai Giovani Democratici di Noci per la campagna elettorale della coalizione “Noci Bene Comune” per le Amministrative di maggio, per Domenico Nisi sindaco.

  • Oggi si insedia ufficialmente il Parlamento, con la prima seduta plenaria e l’elezione dei presidenti provvisori. Alla luce di tutto questo, io sono felice che l’aula in cui i rappresentanti del Popolo dovranno confrontarsi per dare speranza al Paese, sia stata avviata con qualche scossone, non solo un terremoto 5 Stelle, ma anche generazionale. Peccato che la durata sarà brevissima, forse la più breve della Storia.

    Parallelamente alle scene da “Harry Potter e la pietra filosofale” – precisamente, quando gli studenti arrivano ad Hogwarts e cominciano a guardarsi intorno, con occhi sgranati e fare cauto – c’è la Puglia’s Hell a distanza di qualche centinaia di chilometri dalla Capitale.

    Nichi Vendola, da buon pasticcere, rimpasta la Giunta Regionale, come se bastasse per mettere a tacere le grandi delusioni ricevute all’ultima tornata elettorale, ma ciò che mi lascia più perplesso è, senza ombra di dubbio, la perplessità di molti nel vedere dei montiani entrare in giunta. Sono fasi delicate, da prova di convivenza, ne paga la Puglia e i pugliesi, ma per il resto, a chi importa?

    Che ci siano new entry del PD e aver visto qualche assessore che ha lavorato con dedizione essere allontanato dal Governo Regionale, mi rattrista. In ultima analisi, riferendomi sempre a questo episodio, vorrei capire quale sia la scelta di chi è stato eletto in Parlamento e allo stesso tempo nominato Assessore. Larisposta è positiva, aspettiamo risvolti.

  • Immaginate il PD come un ristorante e gli attuali dirigenti come dei camerieri e dei cuochi che da anni si muovono in cucina per dar da mangiare ai loro clienti (gli elettori). Posso comprendere che l’esempio del “dar da mangiare” può essere fuorviante, ma immaginate un cibo che arriva a tavola freddo, un servizio ormai “old-style”, soprattutto nel vedere Fioroni con il grembiulino che esce di nascosto per andare al locale di fronte, quello di Monti, cercando disperatamente di unire le due attività. Immaginate voi.

    Un giorno arriva Gordon, si presenta, saluta D’Alema, il caposala, i camerieri presenti, Finocchiaro, Latorre, Franceschini e Veltroni, ormai in pensione ma nostalgico del posto e quindi sempre presente. Entra in cucina, trova il capocuoco, Bersani, suda, fuma il sigaro in cucina. Gordon Ramsay l’osserva e comincia a trascinarlo per tutta la cucina, cercando di fargli capire che Fassina si perde tra i fornelli e che è tutto da cambiare. Bisogna cambiare corso, bisogna cercare di ridare una rinnovata al metodo e non solo al locale. Bene, immaginate una puntata di Hell’s Kitchen e fatevi un’idea di come potrebbe essere il PD trasformato da Gordon. Immagino che qualcuno di voi possa pensare che sia una cretinata, forse lo è, ma immaginate. Come vorresti che sia rinnovato il PD, facciamo finta che la puntata si concluda prima della soluzione offerta dal famoso chef e commentate qui sotto, vediamo cosa vorreste nel Partito Democratico, per considerare quest’ultimo un “locale” di nuovo in corsa.

    PS: a commentare non ci vuole niente, non siate prevenuti.

  • Qualcuno dia lezioni di Diritto Costituzionale e di Diritto Parlamentare a Beppe Grillo. Dalle sue recenti dichiarazioni pare che il leader del M5S voglia proporre a Napolitano un Governo a 5 Stelle, pur non avendo maggioranza alla Camera e al Senato. Mi chiedo con quanta sincerità dica una cosa del genere. Vorrà forse rinfacciare al Presidente della Repubblica il suo rifiuto a tale proposta e poi farci una campagna elettorale ad hoc su questo? Io non avrei tanti dubbi, ma non vorrei che qualcuno pensasse che io sia malizioso. Certo è che non si può andare avanti così e agli attivisti e sostenitori del Movimento 5 Stelle dico che non devono prendersela se si parla del loro movimento e soprattutto ho una concezione dello stesso non tanto positiva. Non gridate al complotto o alla “tendenza della politica ad essere contro la rivoluzione”, perchè io di rivoluzione non ne vedo ombra, ma come ho già detto ieri, solo tanta disperazione nel Paese. Sarò pure superficiale, ma credo che non sia una dimostrazione di alto profilo quella di Grillo e Casaleggio. Mettere alle strette gli stessi neo-parlamentari a 5 stelle, minacciando il loro allontanamento dal M5S è l’esatta traduzione di un modo di far politica vecchio, becero, dove le persone vengono prima delle idee e dei progetti  comuni. Mi dispiace, ma non è così che si fa la rivoluzione. Le giubbe stellate devono riporre nel cassetto l’antipolitica e ricordarsi che ora non sono più nelle piazze, ma nelle Istituzioni e come tale, c’è bisogno di un comportamento degno di tale posizione.

  • Che da Casaleggio arrivino minacce al Movimento 5 Stelle di lasciare se quest’ultimo dovesse stringere un patto di collaborazione per un governo di vitali punti programmatici con il PD, c’è solo da cogliere aspetti positivi. Bloccare il M5S ed impedirgli di assumere responsabilità politiche ricevute, legittimamente, dalle elezioni è un attentato al Paese. Fitch ci declassa in serie B, migliaia di posti di lavoro sono sull’orlo del precipizio e l’Italia aspetta risposte serie e rivoluzionarie, ma è tutto bloccato per una ricerca della coerenza da parte di Grillo e Casaleggio, coerenza basata sul vaffanculo. È questa la novità? È questo il soggetto politico rivoluzionario? Ditemi voi. Qui si piange e basta.

  • Avevo promesso di fare una mia piccola analisi della Direzione Nazionale PD, preferisco invece sottolineare alcune cose, sempre inerenti a quell’appuntamento, ma che riguardano il concetto stesso di partito, ricollegamendomi ad uno degli interventi più autorevoli della Direzione, quello di Walter Tocci.

    È vero, perchè autolesionarsi in questo modo? Perchè non ammettere che c’è un problema di fondo nel Partito Democratico? Un problema che nessun uomo, nessun segretario potrà risolvere ma che un congresso culturale può definitivamente sistemare, con una rifondazione del concetto stesso del partito e del suo ruolo all’interno della scena politica italiana.

    Si può dare la colpa agli elettori? Assolutamente no. In Direzione Nazionale ho ascoltato per intero le 8 ore di interventi e devo dire che ho trovato molti di questi non in linea con la situazione in cui riversa il nostro Paese e la politica italiana. La presenza massiccia di elettori del Movimento 5 Stelle è la spia, per il PD, in primis, ma per l’intera classe politica italiana, che c’è un grande e grave problema in mezzo a noi: file e file di gente che ha fatto delle istituzioni il proprio lavoro a tempo indeterminato ed oggi, quando la consapevolezza nei cittadini è accresciuta soprattutto per le precarie condizioni in cui riversano centinaia di migliaia di famiglie (in continuo aumento), arrivati al conto dei fallimenti e delle vittorie, i primi sono molti di più (ma dico molto ma molto di più) delle seconde, innescando una reazione del tutto legittima.

    Il PD è stato ciò che ha sempre professato d’essere? Un grande partito popolare? Beh, io credo che le risposte a queste domande le troviate nel video qui sopra. C’è bisogno di uno scossone che faccia maturare l’idea che se le cose non cambiano, verremo tutti quanti spazzati via da una Storia che corre e che non sempre va per la strada giusta.

  • Una playlist di interventi che più ho apprezzato della Direzione Nazionale del PD.