Stamattina vengo a conoscenza di un episodio vergognoso a discapito dei Giovani Democratici di un circolo di Taranto, il “Primo Maggio”: è stata loro impedita la possibilità di votare al congresso di circolo perché hanno cercato di presentare una loro candidatura a segretario di circolo. A Stefania Caracciolo ed a Paolantonio Palumbo va la mia vicinanza per quanto stanno facendo sul territorio. Una battaglia di civiltà è la priorità massima per salvare il Partito Democratico dal baratro e va sostenuta fino alla fine.
Come se non bastasse leggo che Marco Sarracino, segretario dei GD della Provincia di Napoli, è stato schiaffeggiato da un consigliere del PdL intento a fare tessere del PD per il Congresso. Come dice un mio caro amico, ormai oltre al Governo, si parla anche di tesseramento di larghe intese. Apostrofare l’accaduto come un caso isolato e folkloristico è l’errore più grande che possiamo fare. Non è affatto folkloristico, ma ignobile, indicibile e non è un caso isolato, perchè in tutta Italia gli appuntamenti congressuali si stanno trasformando in una farsa, in una resa dei conti tra correnti locali, in una gara a chi ce l’ha più grosso (il pacchetto di tessere, sia chiaro).
Cosa vogliamo trarre da quanto sta accadendo nel partito? Che sia tutto normale? Possiamo continuare a tollerare questa immondizia? Possiamo pretendere, sì o no, che questa gente vada presa a calci nel culo e cacciata dal partito? Possiamo? È nostro diritto chiederlo? Capisco il dover essere moderati, ma l’immondizia o la butti o te la mangi ed io sono indigesto e come me moltissimi giovani impegnati, ogni giorno, nel partito, per dare un volto pulito e sincero ad un PD perso e mangiucchiato dai vermi del potere degli interessi personali. Che sia la volta buona che molti di noi aprano gli occhi e che si ponga fine a questa farsa. In Italia quello che serve è un CIE, non per gli immigrati (che di sofferenze ne vedono troppa) ma per gente come questa, un sistema che identifichi ed espelli dal partito chi, di questo partito, ha sempre avuto una idea strumentale, al servizio dei propri interessi.
Saluti.