Avevo 14 anni quando l’e-book reader di Amazon, il Kindle, faceva irruzione nel mercato dell’editoria. Irruzione è il termine più appropriato, perché la portata rivoluzionaria di questo oggetto va ben oltre le sue dimensioni, i suoi hardware e lo schermo a microsfere.
Alto e spesso quanto una matita, la stessa con la quale ci siamo, più volte, ritrovati a prendere qualche appunto sulle pagine di un saggio o a sottolineare un passaggio emozionante sull’ultimo romanzo del nostro autore preferito. Pesante quanto un piccolo libro tascabile, quanto una di quelle piccole opere editoriali realizzate con la pretesa di spiegarci, in modo sintetico, le ultime novità di un mondo in continua evoluzione. E quella stessa evoluzione, alla fine, ha travolto quelle pretenziose pagine, suscitando la paura diffusa di vivere quella che molti definiscono una catastrofe: la scomparsa delle librerie, quelle da cui ci rechiamo nel comprare libri stampati e sia quelle presenti nelle nostre case, capaci di raccontare storie e di alimentare ricordi. Ma è davvero fondata questa paura? (altro…)