Perchè il Regno Unito guarda con attenzione il giovane leader dei Labour?
Dal suo discorso a Manchester, in occasione dell’annuale conferenza dei delegati del Partito Laburista inglese, Ed Miliband ha lanciato un messaggio lungimirante che, certo, guarda con assoluta convinzione ad una sua candidatura alle prossime elezioni per scegliere l’inquilino di Downing Street, ma l’intento era più grande: far capire agli inglesi che il futuro non è iscritto al Tory di Cameron e che l’inserimento di temi importanti, come l’unità nazionale, il “one nation” ripetuto fino alla nausea, e uno Stato al servizio dei cittadini è la ricetta migliore, assieme ad una maggiore attenzione verso le giovani generazioni e in particolare verso l’istruzione, con un occhio di riguardo verso quella tecnica e professionale, poco valutata, sono la ricetta giusta per ridare slancio alla Gran Bretagna, oggi sotto assedio dalle politiche economiche di Cameron, politiche isolazioniste e poco europeiste.
Ma Ed Miliband, figlio di un teorico marxista, raffigura oggi quell’esempio di classe politica che sa esprimere con le parole e i gesti la passione e lo spirito che può portare il New Labour oltre il New Labour, nato sulle spalle di Tony Blair e che oggi, dopo una breve parentesi “browniana”, si accinge a trasformarsi in un “translator”, usando un termine inglese, delle necessità della gente.
La politica può essere frutto di passione ed impegno, così come un leader di un partito non deve necessariamente avere i capelli bianchi, lo dimostra una delle più grandi democrazie di sempre, la Gran Bretagna.
Guardiamo con attenzione anche oltre la Manica, perchè esempi importanti sono in Europa.