La coerenza di Daniela Santanchè dal 2008 al 2013. Nota la differenza.
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Quello che è successo agli studenti disabili, per quanto riguarda i Giochi della Gioventù, del 20 marzo 2011, presso Nove (VI), è qualcosa di assolutamente orribile. Dopo la Riforma Gelmini che ha visto, inesorabilmente, molti docenti di sostegno lasciare il proprio posto, trascurando e allo stesso tempo lasciando scoperti ragazzi con differenti problematiche, è arrivato il momento dell’esclusione sociale di chi, purtroppo, non per sua volontà, ha un handicap. Il senso della civiltà e del comune sentire è ormai scomparso dai banchi di scuola e, la realtà lo conferma, tra noi studenti c’è sempre più disagio e/o indifferenza nei confronti di altri studenti meno fortunati di noi.
Chiediamo al Ministro Gelmini di ritirare immediatamente il regolamento e di riformulare l’ordine di svolgimento dei Giochi, includendo gli studenti con handicap.
I Giochi della Gioventù non sono una formale manifestazione sportiva, collegata alla scuola, ma un momento di socializzazione e di puro divertimento. Un momento che è di tutti, nessuno escluso. Lei Ministro non può vietare a bambini diversamente abili di non poter sviluppare atti di socializzazione e di integrazione con i propri compagni.
RITIRI IMMEDIATAMENTE IL PROVVEDIMENTO!
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Noi siamo da secoli / Calpesti, derisi, /Perché non siam popolo, / Perché siam divisi. Goffredo Mameli
Se son queste le parole che ci toccano, vuol dire che da quando Mameli compose il Canto degli Italiani, ad oggi, non è cambiato nulla. La xenofobia intestina è una brutta cosa. Siamo l’unico Paese dell’Unione Europea ad essere governato da un partito che vuole la secessione. Mi chiedo chi stia sbagliando, se a commettere un grave danno siano i leghisti, oppure la gente del sud che vota Bossi. L’amarezza si accentua quando, vergognosamente, si scopre che una buona fetta dell’elettorato del carroccio sono proprio loro, i meridionali emigrati al nord per lavoro. L’ipocrisia e l’amor di patria sono inversamente proporzionali al nord, al centro e anche al sud. Il sentimento non accende più gli animi, a sentire il peso del conflitto siamo proprio noi, il futuro. Ebbene si, è proprio il futuro a dover pagare le conseguenze di questo odio profondo. Come si comportano i ragazzi su questi temi? La maggior parte di loro è completamente disinteressato, ma c’è anche una parte che guarda al disprezzo. Sono i figli di questa cultura, di questo modo di essere provincialistico, senza un senso di affetto nei confronti di ciò che è storia, passato e soprattutto fondamento di una nazione.
Ora la battaglia è indiretta. L’orco è uscito dalla foresta e la strega dalle mani di forbici è con lui. Il 17 marzo non vogliono chiudere scuole e uffici. Non vogliono dare ai cittadini il diritto di festeggiare il compleanno della Nazione. E’ come se si vietasse ad un figlio di festeggiare il compleanno di un genitore, improponibile e disumano.
La questione si fa più complessa quando, senza che nessuno lo sottolineasse fermamente, ad impedire festeggiamenti in onore dell’Unità Nazionale, è proprio un Ministro della Repubblica, proprio così, della Repubblica, mica della Padania. Ma la secessione è in atto da troppo tempo, la secessione tra la gente vera e questi finti “statisti”. Il tempo delle banane è finito, ora inizia il tempo delle mele, guai per tutti i venditori di banane, tempo di crisi.
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L’esodo ha preso il via. Il sud è il forno e il nord la tavola da pranzo. La fabbrica dei cervelli ha cominciato ad esportare pacchi interi di ingegnoso senso del dovere. Il meridione perde, il settentrione vince. Ma ora la deliziosa tentazione di scappar via di casa, non lascia scampo nemmeno prima dell’università. Prendiamo i singoli casi: Puglia -6.425 immatricolazioni in meno rispetto al 2009, Calabria -5.380, Campania -4.411, Sicilia 2.718, Basilicata – 2.455, Sardegna -1.193, Molise -483. La Puglia soffre di più. La Puglia ha più cervelli con le valigie pronte e la voglia di sbancare negli occhi. Sono 7.551 i giovani pugliesi che trovano alloggio e una seggiola all’università. E gli universitari ormai agli sgoccioli? Cosa progettano? Dopo un sondaggio, si è giunti ad un risultato spaventoso: il 50,9% dei ragazzi di età compresa tra i 25 e 34 anni vogliono andare all’estero e la maggior parte di loro ci riesce, perchè negli altri paesi, europei e non, in tempo di crisi economica si investe nella cultura, nella ricerca e non come il Governo Berlusconi ha pensato di risolvere la questione italiana: tagliando sulla scuola, borse di studio, ricerca e cultura. L’Italia è un botteghino per lo spettacolo televisivo, ma una prigione senza finestre per lo sviluppo tecnologico e scientifico. Le università perdono iscritti, sappiamo bene a cosa porta: accorpamento=morte dell’università più piccola. La disoccupazione giovanile è in continuo aumento, nel primo mese del 2011, il tasso di presenza di giovani senza un lavoro è arrivato al 29%, mai così alto. E cosa sono i provvedimenti del Governo? A cosa punta la politica italiana? Ad una modifica costituzionale? Bene, ma cosa? L’art. 41, l’articolo più innoquo del mondo e con cosa? Inserire nell’articolo: “tutto ciò che non è vietato è libero” e quindi? C’era bisogno di scriverlo!? Fatto sta che il Paese è in un continuo affanno, bisogna ringraziare la buona volontà dei cittadini lavoratori. I veri salvatori della Patria sono proprio loro, i lavoratori. Se ci fossimo fermati nell’attesa che la politica svolgesse il suo ruolo, a quest’ora saremmo ai livelli più bassi d’Europa, forse anche sotto la Grecia e il Portogallo. W l’Italia! E il 17 marzo sarà festa nazionale per tutti. Con o senza Lega, anzi, senza Lega che è meglio.
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Rivedendo le dichiarazioni di voto al Senato, del DDL Gelmini, mi fa riflettere su quanto ci sia di anti-politico nella politica stessa. Palazzo Madama aveva assunto le sembianze di uno stadio, o di un pollaio, fate voi.
La senatrice Finocchiaro (vedi video) viene assalita dai senatori della maggioranza, mi chiedo se c’è differenza tra questi gesti e gli attacchi fatti alla sede della Lega e alla sede del PD Sicilia (di cui vorrei parlarne un attimo), in questi ultimi giorni.
Penso sia necessario approfondire la questione “violenza” in politica, penso che un principio cardine della politica debba essere il rispetto del diverso e di ogni singolo individuo. Ciò che è accaduto alla Finocchiaro non è solo da attribuire a quel momento: penso sia necessario diffondere questo significato a tutto quanto il sistema politico italiano e comprendere quanto ci sia di simile, ogni giorno, nel nostro Paese. Partendo dal gesto alla Finocchiaro, fino ad arrivare allo scherzo, poco simpatico, fatto durante la notte del 30 dicembre a Nichi Vendola. Quanto sta accadendo in questo periodo, in Italia ovviamente, è allucinante, solo a pensare che stiamo per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e che abbiamo allo stesso tempo ministri facenti capo ad un partito, la Lega Nord, che di Unità ne vuol sentir parlare poco o niente, anzi per nulla al mondo.
Cosa dovrebbe essere il Parlamento? Mi chiedo a cosa servano due Camere, due Aule Parlamentari, se non a portare la voce del Popolo nei luoghi del potere. I Cittadini non eleggono nessuno per fare i bifolchi doppio-giochisti in un seggio del Senato. La maggioranza al Senato declinava un senso di smarrimento o di totale assenza del sistema nervoso centrale e di tutto quanto il buon senso che, almeno il politico deve avere.
Attentato alla sede del PD della Sicilia e della sede provinciale dello stesso partito palermitano: solo un cenno ai telegiornali, il Tg1 non lo nomino nemmeno, quello è un organo di propaganda o, termine alternativo, macchina di “slinguazzamento” politico da parte di uno pseudo direttore, non che servo di B., tanto per cambiare. E Maroni? Oggi sui giornali nazionali, titoloni gridavano “Maroni: Attentato alla Lega è attentato alla democrazia”, mi chiedo dove siano andati a finire le dichiarazioni del Viminale e/o direttamente del suo titolare, riguardo l’attentato alla sede del Partito Democratico della Sicilia, non è attentato politico quello? Non è attentato alla democrazia, anche quello?
“Ogni nazione ha il governo che si merita“, così diceva Joseph de Maistre ed io ci aggiungerei anche “il politico rispecchia i suoi elettori“, peccato però che la nazione in questo caso si chiami Italia e soprattutto il popolo (attivo ed elettore) che le da consistenza sia infuriata per la perdita del proprio futuro e soprattutto senza uno stipendio di 15.000 € (alla Camera) e 17.000 € (al Senato), e un iPad sotto l’albero di natale, offerto dal buon Paese senza lacrime.
Buon 2011 a tutti. A chi gli fa piacere.
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Oggi al senato un gruppo di studenti ha tentato di entrare nell’edificio, con l’intento di sfondare la porta d’ingresso. Un atto del genere va condannato, senza se e senza ma, perchè mina la credibilità degli studenti e delle manifestazioni studentesche.
Le organizzazioni studentesche e i singoli dovranno lavorare per dare credibilità al senso di appartenenza ad un numerosissimo gruppo di malcontenti e di disgrazie sociali. La scuola pubblica italiana sta subendo un forte trauma a causa dell’incapacità da parte del Governo di affrontare il discorso dello sviluppo e dell’investimenti nella ricerca, vera fonte di futuro del nostro Paese.
Mi auguro che queste azioni violente siano SEMPRE isolate e, quando possibile, bloccate dagli studenti stessi.