Tag: Firenze

  • Ormai è un rito, lo sappiamo: dove c’è un evento politico organizzato dalla forza politica attualmente al Governo, i black bloc, i centri sociali, gruppi estremisti e compagnia bella, mettono in scena la guerriglia urbana che oltre a vasi rotti, auto in fiamme, strade dissestate e danni a comuni cittadini, non porta ad alcun risultato. Lo vogliamo capire o no? Lo vogliamo capire che significa svilire il dibattito e le tesi di chi era lì, in piazza, in modo pacifico per manifestare il proprio dissenso, senza violenza?

    Spiegatemi, una volta per tutte, a cosa diavolo serve la violenza? La violenza non serve a nulla, se non a far sfogare degli incivili (è bene sapere che mi stia trattenendo dall’usare aggettivi che più rispecchierebbero il mio disgusto su tutto questo).

    Condanno fermamente le guerriglie urbane di manifestanti di ogni colore politico.
    Condanno fermamente le manganellate a studenti e manifestanti pacifici (e ce ne sono state tante).
    Condanno fermamente le violenze di uomini in divisa a civili, nelle caserme, nelle carceri e per strada ad un semplice controllo.
    Condanno fermamente ogni tipo di violenza, che sia lo Stato o sia la piazza ad esserne autore.

    Aspetto risposte. E spiegatemi anche se quella è una posizione legittima che avvalora le tesi contrarie a quelle dell’attuale Governo.

    Filo-governativo io? Leggete il mio blog e capiterete che non è una questione di bandiera politica.

  • UN NUOVO MODELLO FISCALE PER LA CRESCITA E IL LAVORO: EQUITÀ, DIRITTI, GIUSTIZIA SOCIALE

    Firenze, 15 dicembre 2012 ore 10,00 – ARCI ExFila, via Leto Casini, 11

    PROGRAMMA DEI LAVORI

    Ore  10,00 – Saluto di benvenuto

    Cosimo Guccione – Segretario GD Firenze

    Ore 10,15 – Apertura dei lavori

    CESARE DAMIANO – Capogruppo PD Commissione Lavoro Camera dei Deputati

    ALESSANDRO ROSINA – Prof. Demografia, Autore “non è un paese per giovani” (altro…)

  • Caro Matteo,
    sono Davide Montanaro. Mi permetto di chiamarti per nome perchè, un anno fa, a presentarti così, eri stato proprio tu, a Palazzo Vecchio, quel giorno in cui incontrasti noi, studenti del Sud, di Bari, in viaggio nella bellissima Firenze.
    Sono un giovane democratico, fiero di esserlo e di impegnarmi per la giovanile del PD. Il motivo di questa lettera è molto semplice, oltre che augurarti una campagna elettorale che più di essere vissuta come una guerra tra sfidanti leader, possa essere un momento di crescita per tutti, nessuno escluso, a partire da chi svolgerà un ruolo chiave sui territori.
    L’attenzione particolare che rivolgo ai Giovani Democratici, mi pone una domanda che devo necessariamente rivolgerti, con la speranza che a rispondermi possa essere tu e non un membro del tuo staff: con la Segreteria di Pier Luigi Bersani, i GD hanno ottenuto notevolissime conquiste, come ad esempio l’istituzione di una scuola di formazione per 2000 giovani del Sud, o la Carta di Cittadinanza all’interno del partito, con annessa indipendenza e autonomia rispetto al partito “madre”.
    Come ti porresti nei confronti della giovanile del Partito Democratico, in caso di tua vittoria? Quali sono le aspettative che un giovane democratico dovrebbe intravedere nella tua candidatura alle Primarie per supportarti?
    Attendo una tua risposta, anche se so perfettamente che questa sfida è per la leadership del centrosinistra e non un congresso del PD, lasciandoti con un messaggio ben chiaro: nulla deve ostacolare il Partito Democratico e il progetto che viene sorretto e sognato da migliaia e migliaia di militanti, che ogni giorno alzano le saracinesche delle sezioni, per essere vicini alla propria gente e smuovere comuni, provincie e regioni, con la speranza di un’Italia migliore.
    Sono della Puglia, la regione d’Italia che più di tutti ha vissuto le primarie, sia nel 2005 che nel 2010, con Vendola.
    Le Primarie sono importanti e per questione di esperienza, a noi della Puglia, le Primarie non fanno paura, anzi, sappiamo che sono uno strumento democratico di assoluta necessità ed importanza, se e solo se, chi vince le elezioni, che siano primarie o “secondarie”, rispetti il mandato consegnatogli dai cittadini elettori.
    Non credo in Grillo, non credo in un minestrone di controtendenze, per questo non sopporterei l’idea che il PD sia destinato a vincere le elezioni solo se alleata con un partito, quello di Casini, che tutto è tranne che sano, trasparente e coerente. La novità non sta nel creare un nuovo partito, nel modificare il logo o sistuire una parola con un’altra, il vero rinnovamento sta nelle idee e credo che questo sia ormai scontato, perchè tutto ciò che fino ad oggi è stato mascherato come rinnovamento e speranza, oggi è crollato e non esiste più. Chi ha candidato e difeso a spada tratta un condannato per mafia, deve rimanere lontano dalla nostra attività e della nostra cultura politica.
    Ti auguro di formarti, di apprendere da queste Primarie. Non si finisce mai di imparare, la vita è una scuola infinita, con mille risorse e mille sorprese, vorrei poter sottolineare quest’ultima affermazione, in modo più che evidente, non troppo tardi.
    Buon viaggio con il tuo camper, ti aspettiamo qui, nel Sud, in Puglia, in Provincia di Bari.

    Firmato,
    Davide Montanaro

    [inviato via email alle 02:26 del 13 settembre 2012]

  • Ieri, a “Finalmente Sud”, ho consegnato nelle mani di Bersani questa lettera. Buona lettura!

    ———

    Caro Segretario Bersani,
    credo, in questo momento, di parlare a nome di tutti i giovani meridionali presenti qui, oggi.
    Grazie davvero per tutto questo, grazie per averci dato la possibilità di sentirci protagonisti e parte viva del Partito Democratico, in un momento in cui la politica viene vista, da noi giovani generazioni, come una palude, un mondo che non ci appartiene, distante, e forse, a volte, irraggiungibile, e nei peggiori dei casi, impossibile da cambiare.
    Grazie per aver gridato all’intera Italia, specialmente verso chi fomenta secessioni che mai si realizzeranno, perché glielo impediremo, che il Sud è pieno di ricchezze, a volte nascoste, ma che sono in grado di potersi collocare tra i requisiti fondamentali per la crescita della Nazione.
    Da oggi parte il nostro impegno formativo: un chiaro ed indiscutibile modo di ridare credibilità alla politica e a tutto ciò che ruota intorno ad essa.
    “Finalmente Sud” non è un semplice evento targato PD, è molto di più, è uno schiaffo morale e, mi permetta, anche politico, verso chi utilizza una modalità di scelta della classe dirigente che non ha nulla a che vedere con la meritocrazia e la formazione, in grado di offrire a quell’individuo e all’intera comunità con cui andrà ad interagire, la possibilità di attingere esperienze e conoscenze necessarie per la vera costruzione del futuro del nostro Paese.
    Con questa iniziativa, caro segretario, eviteremo di avere dirigenti marionetta, eviteremo, ad esempio, di avere futuri parlamentari che latitano sui problemi della popolazione, non solo per disinteresse, ma anche per l’incapacità di trovare soluzioni efficaci, e magari anche ministri che sono a conoscenza dell’inesistenza di un tunnel sotterraneo dal CERN al Gran Sasso.
    Grazie, anche, per averci dato la possibilità di incontrare le nostre compagne e i nostri compagni del Mezzogiorno, con cui condividere esperienze, socializzare e crescere, perché la politica che vogliamo non é piena di personalismi, ma intrisa di collaborazione, una rete di idee che, se sommate tra loro, eguagliano la salvezza e la forza dell’Italia che verrà.
    A chi fa della giovinezza la propria bandiera, credo si debba chiedere il rispetto verso coloro che, prima degli slogan, pongono la loro attenzione sulla formazione, perché a buttare giù un palazzo non ci vuole nulla, siamo bravi tutti, ma a costruirlo, se non sai il materiale che ti serve e quanto te ne serve, non vai da nessuna parte, la stessa cosa é la politica. Basta improvvisazioni, basta prestiti, chi deve amministrare la Cosa Pubblica deve avere svolto un suo percorso.
    Noi sentiamo la responsabilità sulle nostre spalle, ce la faremo, e sono sicuro che da tutto questo, ancor prima di una lezione di politica, avremo imparato una lezione di vita che ci accompagnerà in futuro. Ci siamo tutti, diciottenni (come me), trentenni, tutti accomunati dalla passione verso la politica, la stessa passione, che non renderà invano “Finalmente Sud”, la stessa passione che ci porterà ad essere motore del cambiamento, tutti insieme.

    Grazie segretario e grazie a tutto il Partito Democratico.

    Firmato,

    Davide Montanaro

  • La Santa Alleanza. Che nome insolito, sembra quasi simile ad un’alleanza per una guerra santa, in nome di un popolo o in nome di un sentimento religioso ormai perso. E’ questa l’Italia che vogliamo costruire? E’ questo il modo di fare politica? Da tutto questo trambusto, l’UdC ne esce come la corteggiata che se la tira e il Partito Democratico il provolone sfigato rifiutato.

    Sono molto sincero quando si parla di alleanze, non ho paura a dirlo: sogno un alleanza di centro-sinistra, pura e dura. Ma cosa dobbiamo sistemare nel nostro territorio politico? Semplice: evitare che nasca il nuovo Berlusconi della sinistra. La persona non fa la differenza, ma ciò che pesa è il modo di essere. Berlusconi se fosse stato uno di quei politici che non predicano e razzolano male, non avrebbe dato vita al berlusconismo. Le particolarità del Conte di Hard-core sono essenzialmente 3: 1) carisma; 2) grande comunicatore; 3) vittima del viagra e della papaverina. Tralasciando l’ultimo aspetto, nel centro-sinistra, attualmente, chi ha in mente di presentarsi come Presidente del Consiglio è proprio lui, Nichi Vendola. Nichi è uno dei migliori politici che la sinistra abbia attualmente. Ce ne sono pochi in grado di poter essere portavoce di una coalizione. Esempi? Solo 2, secondo me. Il primo in assoluto è Matteo Renzi, giovane, presente nella vita pubblica della sua città, tanto da arrivare ad essere il sindaco più amato d’Italia. C’è chi dice che Renzi abbia avuto il cattivo gusto di andare ad Arcore, in visita ufficiale, per chiedere aiuti per la sua città. Chi non l’avrebbe fatto? Viene prima il bene della città di cui si è primo cittadino, oppure bisogna dare priorità a logiche politiche del 1700? L’incontro ha avuto i suoi frutti: è stato istituito il fondo turistico per Firenze, ogni turista pagherà una piccolissima tassa, pari a 1€, per poter visitare la Città Fiorentina. La seconda proposta è, senza ripensamenti, Debora Serracchiani. La Serracchiani è stata una sorpresa, dopo l’assemblea nazionale dei circoli del 2009. Il punto di partenza? Piuttosto che punto di arrivo? Le Europee. Da quando lavora a Strasburgo e Bruxelles, una delle donne più amate del PD, sta lavorando con un senso di responsabilità indiscutibile. Un politico che per arrivare dov’è, è stata votata con le preferenze, cosa che invece il caro D’Alema non ha ricevuto. Ecco l’alleanza, da sogni, del futuro centro-sinistra: PD, IdV, SeL, e FdS (sempre se non decide di andare da sola, cosa da non scartare).

    L’UdC ha dato tanto, si. Ha dato tanto schifo al Paese. Un partito che ne ha visti di tutti i colori (politici, ovviamente). In alcune parti d’Italia è con il centro-destra, in altre con il centro-sinistra, ad altre da sole. Ma che razza di partito è questo? Il salvatore di che? Della Patria? Per salvare il Paese servirebbe che un po’ di dirigenti cominciassero a salire sugli stessi barconi con cui, in questi giorni, tanti tunisini sono giunti a Lampedusa, e con la costa italiana alle spalle, a mai più rivederci!

  • Quando il politico chiede il rinnovamento va apprezzato. Matteo Renzi, classe ’75, sindaco di Firenze, Partito Democratico, rottamatore. Nel primo partito del centro-sinistra, di correnti ce ne sono a buttare: una più brutta delle altre. Ce n’è una in particolare che non rientra nella categoria delle correnti, è quella dei cosiddetti “rottamatori”. Il giovane sindaco, sin da quando era presidente della Provincia di Firenze, parlava di cambio generazionale e sinceramente vederlo eletto presidente della provincia a soli 28 anni è qualcosa di strabiliante, non solo per lui e per la politica, ma soprattutto per i cittadini che hanno capito quanto fosse grande il bisogno di rinnovamento e di aria nuova. E nel resto del Paese? Renzi sta diffondendo il desiderio di cambio generazionale, ogni giorno, quando parla di limite massimo di 3 mandati parlamentari e poi a casa, parla di qualcosa che dovrebbe essere nella natura delle cose, nel modo di fare semplice e coerente della politica, una politica che ormai non esiste più e che col passare del tempo sparisce e lascia spazio alla demagogia e al populismo. Il sogno di un vero italiano? Riavere la politica. Ritornare alla Prima Repubblica? Mai! Rimanere nella Seconda? Manco per sogno! Entrare in una nuova fase? Si, è questo quello che vogliamo. Entrare in una nuova fase della Repubblica Italiana, avviare una Terza Repubblica che parli non di grandi partiti o di leader carismatici, ma di programmi sostanziosi e soprattutto concreti. Il programma elettorale non è un semplice documento da presentare alle elezioni, per essere votati e magari eletti, ma un vero e proprio biglietto da visita della politica. Un candidato sindaco, non può fare affidamento solo ed esclusivamente al suo carisma o al suo modo di essere presente tra la gente, ed a volte non corrisponde con il vero essere di una persona, ma deve necessariamente affrontare un discorso programmatico. Il candidato ad una poltrona non può pretendere di prendere in mano la situazione che si troverà davanti, in caso di vittoria, e dire: “bene, ora vediamo, pensiamo e poi andiamo avanti. I problemi verranno fuori e quando usciranno allo scoperto penseremo a come risolverli”. No, non è assolutamente così. Chi si candida ha il dovere di presentare un progetto ai cittadini e quest’ultimi devono scegliere in base ad esso. Dopo la campagna elettorale e le elezioni, il politico eletto ha il dovere di mantenere le promesse e di rispondere ai cittadini. W i giovani! Abbasso le menzogne!

    PS: Andate a votare alle primarie del centro-sinistra a Milano.