Come volevasi dimostrare: il governissimo ha un burattinaio che muove il governo non con dei fili, ma accarezzando dolcemente la spina che lo tiene in vita. Altra conferma arriva oggi, dopo il caso Biancofiore, ora tocca alla cittadinanza per i figli degli immigrati. Mi chiedo come mai, in Italia, il principio dello ius soli non venga rispettato, visto che a mio parere è l’aspetto più ovvio nell’assegnazione della cittadinanza. Se sei nato in territorio italiano, sei italiano. Punto. Ci vuole tanto? Ma come vediamo alla fine Berlusconi non ritiene giusto chiamare italiani ragazze e ragazzi che se pur appartenenti a famiglie non italiane, siano nate e cresciute nei nostri comuni, abbiano frequentato le nostre scuole, che sappiano parlare oltre ad un perfetto italiano, anche il dialetto romagnolo, lombardo, toscano, pugliese, siciliano, napoletano. Niente. Per loro è infamia. Per me è un concetto così ovvio che una legge ad hoc per ribadirlo, non serviva. Ovvimente, noi, siamo in Italia. Come posso pretendere tale sforzo? Che sciocco che sono!
In tutto questo sembra che il Pd si sia preso il contentino della Presidenza del Consiglio, mentre al resto ci pensa lui. Mi sono rotto un po’ i coglioni, effettivamente.