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  • Facebook e Twitter, le cyberdroghe

    Facebook e Twitter, le cyberdroghe

    Facebook e Twitter hanno travolto la nostra vita, cambiando totalmente il nostro modo di intendere le relazioni. I social network ci hanno cambiato la vita in meglio o in peggio? Questa vignetta di Marc Maron la dice lunga. Ed ha ragione.


  • La Passera dei Monti centristi twitta all’alba della finta III Repubblica

    La Passera dei Monti centristi twitta all’alba della finta III Repubblica

    Ormai pare una moda, ma in fin dei conti lo è. Pare oggi un ricordo lontanissimo, quel 2008 emozionante, dove Barack Obama divenne il primo Presidente USA nero, il 44° che entrerà nella storia proprio per questo. Ma l’attuale inquilino della Casa Bianca non merita di entrare negli almanacchi solo per quel particolare, se pur immensamente significativo per la storia degli Stati Uniti, sarebbe troppo riduttivo e troppo poco è il mio spazio per poter approfondire le sue politiche interne ed estere, ma mi soffermerò su un particolare che oggi sta contagiando sempre più personaggi politici del nostro Paese: l’utilizzo dei social network.

    Obama everywhere“, diceva il sito di Obama’08, e lo era eccome. Era presente su tutti i principali social network del mondo e, a dir la verità, qualcuno a me sconosciuto fino ad allora: Facebook, Twitter, Flickr, My Space, YouTube, oggi su Instagram, Pinterest, e molti altri.

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  • In futuro le guerre si faranno tra social network

    Se nel XX Secolo la concorrenza era basata su prodotti di uso quotidiano, come indumenti, farmaci e strumenti tecnologici di prima necessità – basti osservare il notevole passo in avanti che hanno fatto i telefoni cellulari, mentre ora il mercato e le iniziative commerciali, sono state dirottate su un diverso piano strategico, fagocitato da un differente modo di produrre e di pensare il prodotto.
    Nel XXI Secolo, invece, la concorrenza non passa più tra i noiosi scaffali dei negozi o nel nostro guardaroba, ma sul nuovo mondo, dove ormai tutto è codici ed informazioni: internet.
    Nel 2004 nasce una rete di social network, a dargli vita è uno studente dell’Università di Harvard, di soli 19 anni. In 7 anni di attività, il sito, che ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita, ha incrementato, in milione in milione, i suoi iscritti, passando da un piccolo spazio di condivisione tra studenti dell’università ad essere il social network più utilizzato del mondo, toccando quota 600.000.000 di profili sul proprio database.
    Ma cosa rende Facebook e la filosofia che accompagna questo progetto, così allettante? Oltre alla fama internazionale, anche il “modico” fatturato di 1.1 miliardi di dollari, raddoppiatosi in soli 2 anni (nel 2009 era di 550 milioni $).
    Dal lancio di questa piattaforma, altre sono state lanciate, risultando a volte dei flop, altre capaci di saper cogliere quel senso di originalità, indispensabile, per poter tirare avanti e crescere passo dopo passo.
    “Social Network non si nasce, si diventa”, palesemente è questa la legge del più forte: se riesci a garantire svago, ma allo stesso tempo utilità, proiettando l’utente ad esprimersi e realizzarsi su un determinato campo, vuol dire che hai raggiunto l’obiettivo principale di una rete sociale.
    Da un po’ di tempo a questa parte, Google ha posizionato nella rete un suo nuovo social network, da perfetta concorrenza al colosso di mamma Zuckerberg: “Google +”, lasciando un po’ spiazzati coloro che, visitandolo, leggono “cerchia” anziché “amici”, non hanno tante possibilità di svago, come giochi o altre particolari funzionalità riconducibili al mondo di Facebook.
    Ciò che importa è che tutti questi siti, una cosa buona l’hanno fatta sul serio: hanno contribuito al risveglio della Democrazia nei paesi del Nord Africa e coordinano iniziative popolari contro il potere, sempre più distante dal volere dei cittadini.


  • La Rete del ragno

    La Rete è un immenso contenitore di idee. Le idee sono belle e brutte, quindi anche la Rete può assumere aspetti positivi e aspetti negativi. Quando vedi un gruppo di ragazzi che si impegnano per il sociale, ti rendi conto di quanto sia importante la condivisione istantanea. E’ un arma potente, Facebook e Twitter l’hanno capito in ritardo, ora hanno paura del mostro che sono diventati: hanno favorito la rivoluzione democratica. Sono le nuove navi da guerra della civiltà, come missili hanno le parole, come controlli semplici tastiere qwerty. Il lavoro nella Rete è fantastico, bisognerebbe sfruttarlo al massimo, non sempre questo avviene, ma quando vedi Enti che si impegnano su questo fronte, non puoi che non essere felice.

    La Regione Puglia ha dato vita a FirstLaif, una piattaforma di condivisione con una filosofia di cittadinanza attiva, piena di amore verso il proprio territorio e verso la politica attiva. Ecco una piccola descrizione del progetto:

    Sei stanco di sentirti dire
    “Voi giovani siete tutti bamboccioni”?

    Bene ora puoi dimostrare tutto il tuo valore entrando a far parte del network di pugliesi Creattivi che vogliono esprimere talento, creatività e impegno mettendoli al servizio del territorio.

    Perchè i giovani non sono solo il futuro della nostra regione, ma anche il PRESENTE.

    Perchè è il momento di agire.

    Perchè potrai conoscere tanti nuovi amici e creare la tua squadra perfetta.

    Perchè si vincono tanti premi originali fatti su misura per te.

    Puoi partecipare da solo o in gruppo con un’officina, con i tuoi amici o i con i Creattivi della community.

    Potrai vincere un sacco di premi!

    Prendi conoscienza delle tue idee e inizia questo percorso.