Tag: droghe leggere


  • La legalizzazione è nociva per la criminalità? Ma davvero?

    La legalizzazione è nociva per la criminalità? Ma davvero?

    Dati recenti forniti dalla Border Patrol, la polizia di frontiera statunitense, hanno fotografato una situazione differente, negli USA, in termini di illegalità collegata allo spaccio di droga, rispetto agli ultimi dieci anni.

    Come sappiamo, negli Stati Uniti la cannabis è stata legalizzata, a suon di referendum, e da quel momento chi ha subito danni è stata la criminalità organizzata.

    L’abbiamo sempre sostenuto: legalizzare la cannabis è un ottimo metodo per contrastare le organizzazioni criminali. Eliminare una fonte cospicua di sostentamento di questi significa indebolirli notevolmente.
    Certo, legalizzazione non significa solo lotta alla criminalità, ma anche controllo della qualità, visto che è lo Stato stesso ad occuparsi dei controlli e del commercio della marijuana. Una garanzia di non poco conto, se pensiamo ai tanti rischi che si corrono acquistando dal mercato nero.

    Dobbiamo continuare la nostra battaglia per la legalizzazione. Una battaglia che parla anche di giustizia, che deve essere messa a sistema con un’altra battaglia, importantissima, quale quella contro il sovraffollamento delle carceri.

    Dobbiamo lottare per dare un senso ad una società che deve riscoprire il suo essere civile in ogni parametro umano. Il proibizionismo sulle droghe leggere è sinonimo di arretratezza, è il contrario di progresso e civiltà.


  • La Fini-Giovanardi incostituzionale!

    E’ illegittima la norma che equipara le sostanze stupefacenti leggere a quelle pesanti. La questione era stata sollevata dalla Cassazione per infrazione dell’articolo 77 della Carta. Torna così a vivere la Iervolino-Vassalli come modificata dal referendum del 1993

    Leggi l’articolo qui.

  • Fini, Giovanardi e quella canna. E se è incostituzionale?

    Fini, Giovanardi e quella canna. E se è incostituzionale?

    Lunedì, a Radio Locale, ho intervistato Stefano Anastasia, presidente onorario dell’Associazione “Antigone” di Roma, un osservatorio sulla giurisdizione penale italiana, tra i principali sostenitori della battaglia contro la Fini-Giovanardi, norma, questa, nelle mani della Corte Costituzionale che si pronuncerà oggi sul suo profilo di incostituzionalità.
    La spropositata pena per chi detiene droghe leggere, oltre ad essere un vero disagio per il Paese, lo è anche per le carceri italiane che, stando alle ultime rilevazioni, sono più che sovraffollate.

    I procedimenti in corso, sino ad oggi, a seguito della Fini-Giovanardi sono 8mila su ben 23mila imputati (immaginate i costi della Giustizia), e su 40mila condannati, 15mila lo sono proprio per questa norma. Uno strazio.

    Se la Consulta si pronuncia a favore dell’incostituzionalità, si ritorna alla vecchia norma (e non c’è un vuoto normativo) e la pena ritorna dai spropositati minimi 6 e massimi 20 anni di reclusione, con annessa multa da 26mila€ a 260mila€, a dai 2 ai 6 anni (questa volta massimi).

    Per il resto, ascoltate la puntata dal player in alto.

    Ps. a parte il “scaffare” abbastanza dialettale, dovuto ad un impeto di rabbia, il resto spero sia di vostro gradimento.