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  • “Qualcuno del Pd ha festeggiato la caduta del Governo: d’altronde per alcuni lo stile è come il coraggio di Don Abbondio”

    È la citazione più in voga negli ultimi minuti di Matteo Renzi, a seguito della Direzione nazionale tenutasi poco fa (in realtà una semplice conferenza stampa con pubblico. La discussione è rinviata).

    Turbofasci hanno cominciato ad attaccare il Presidente Michele Emiliano, pensando che quella citazione fosse rivolta a lui. Niente di più sbagliato. Ecco cosa ha detto Emiliano a Repubblica e cosa in tv a Matrix, proprio ieri sera.

    Ha esultato per la vittoria del No?
    “Le dimissioni di Renzi mi hanno addolorato. Le ho viste in tv con alcuni amici per il No che erano contenti. “No – ho detto – non c’è nulla di cui essere contenti, è un’occasione perduta per tutti. Le dimissioni del premier e segretario non mi provocano nessuna gioia”. Agli errori di Renzi se ne aggiungono adesso altri dei suoi collaboratori”.
    – da Repubblica

  • Via Sant’Andrea delle Fratte n.16 si è trasformata nella nuova Aquila. Con tutto il rispetto per l’Aquila e per i suoi cittadini.

    Dopo le dimissioni di Bersani e dell’intera Segreteria Nazionale, per il PD c’è solo da guadagnare.
    Premetto che non sono un renziano e mai lo sarò – questa logica delle correnti è il motivo per cui siamo arrivati a tanto – e non sono stato mai un bersaniano, per intenderci.

    Il mio vuole essere un messaggio convinto e non di convenienza: il PD non deve spaccarsi, perchè spaccandosi ci ritroveremo sempre i soliti, pronti a riciclarsi sotto nuovi simboli e nuovi falsi ideali. Questa crisi al PD può fare solo bene, perchè mette con le spalle al muro chi per anni ha pensato di essere indispensabile per il partito e soprattutto spazza via i portatori di gloria e nel PD ce ne sono a bizzeffe.

    Sono un nativo democratico e per questo non sopporto l’idea che il più grande partito riformista possa fare una brutta fine, causata da interessi di pochi, a discapito di molti.

    Scorgere in fondo la luce del congresso non è da poltronisti o da sciacalli. Se vogliamo salvarlo, questo partito, dobbiamo utilizzare gli strumenti che sono nel suo DNA, strumenti di democrazia interna. Dopo ciò, mi auguro di non vedere più certe facce al tavolo della presidenza. Giusto per buon costume.