Civati va in Europa, a Bruxelles, ad incontrare i tanti giovani che sono lì, che continuano a portare avanti il nome dell’Italia all’Estero. Ascoltarli è il primo passo per riportarli qui, a casa.
Civati va in Europa, a Bruxelles, ad incontrare i tanti giovani che sono lì, che continuano a portare avanti il nome dell’Italia all’Estero. Ascoltarli è il primo passo per riportarli qui, a casa.
Giusto per ricordarlo.
Ora lo dice anche Civati, sul suo blog.
Ve lo riporto qui.
Alessandro Mitola, diventato segretario del Pd della mia città nei giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica (il pericolo è il suo mestiere) ha promosso una “due giorni” di tesseramento al partito per questo fine settimana, con una particolare attenzione ai delusi di ogni età, genere e motivazione.
Mi dice che molti si sono tesserati “ancora una volta” e altri si sono tesserati “per la prima volta”, giocando in contropiede. Entrambe le categorie si aspettano qualcosa di buono, secondo Alessandro, “nei prossimi sei mesi”. Anzi, lo fanno capire chiaramente. Soltanto se nei prossimi sei mesi ci sarà qualcosa in più di un banale segnale, questa non sarà l’ultima tessera.
Teniamolo in considerazione, prima di spostare congressi e cambiare le regole. Perché i prossimi mesi non siano gli ultimi. Sarebbe un peccato.
Poi ditemi se non è così. Questa è la sfida che deve vederci tutti protagonisti. E dico tutti.
Ho apprezzato, tra i tanti dell’assemblea nazionale, l’intervento di Civati, quello di Soru e quello di Ludovica di #occupyPD. Ve li posto qui sotto.
Come al solito, qualcuno vede nella Direzione Nazionale del PD un tribunale ecclesiastico dove dar sfogo alla mania più comune, in questi casi: la caccia alle streghe.
Prima è colpa di Twitter, poi della piazza, poi di Civati e poi è di tutti coloro che non sono d’accordo con la linea del partito, ribadito prima da Fioroni (su lui non mi esprimo) e Franceschini – forse gli è rimasto un pezzo di pane di traverso, dopo l’ultimo accadimento. Ma siamo sicuri che la linea del partito che si sta adottando sia la giusta via da percorrere? La Direzione ha appena votato a favore. Io spero solo due cose: che si faccia il governo e che nessuno si azzardi a minare il Partito Democratico, che è anche mio e di tutti coloro che ogni giorno ci mettono faccia, braccia e pazienza sui territori.
Poi, devo dirvi una cosa: mi sono rotto le balls di tutti coloro che parlano di strategia. Ma questa è politica o risiko? Eddai, su!
Sono problemi per tutti. L’importante è che sia la volta buona, sia il momento delle alleanze sane e coerenti con le proprie idee e non banali e scontati giochi alchemici.