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  • Non c’è assolutamente bisogno che dica altro, se non rimandandovi ad un articolo scritto da Francesco Luna, sul suo blog.

    Ogni singola parola, ogni singolo periodo, sono importanti per comprendere come stanno davvero le cose a Roma e perché il suo Sindaco è, da molto tempo ormai, una sagoma che tutti usano per il tiro a segno giornaliero. Pecoroni da tastiera, pecoroni nella vita, pecoroni nella politica. Insomma, sempre di pecoroni si tratta. Certo, a volte sono travestiti da leoni, ma basta togliere la maschera per comprendere che siamo di fronte ad un linciaggio mediatico-politico costruito ad hoc, sfruttando l’ignoranza dei cittadini (che su Roma sono informati quanto su quello che accade ad Honululu) e i soldatini d’assalto – giornalisti, commentatori e opinionisti che si fregiano del titolo ma che rappresentano quella parte marcia del Paese, asservita al potere – un linciaggio quotidiano che sta distruggendo Roma, più che Marino.

    Leggete l’articolo di Francesco Luna e capiterete perché, se lo avete mai fatto, arrabbiarsi verso Marino è un grande, grandissimo errore.

  • Quello che è successo a Roma il giorno di San Silvestro dovrebbe fermarci un momento e farci riflettere, come molte altre cose successe nel 2014 appena finito.

    83 vigili urbani su 100 hanno disertato il loro turno straordinario, in vista della notte di San Silvestro, presentando certificati medici, certificati di donazione del sangue e disabilità.

    Tre sono i soggetti da colpire.

    I primi, senza dubbio, sono i vigili che hanno preferito il cenone al loro dovere. Andrebbe loro applicata una sanzione disciplinare senza precedenti, andrebbe loro decurtato lo stipendio, tolte le ferie pagate e far recuperare gratis le ore che avrebbero dovuto svolgere in servizio, quella sera. Per la gravità della cosa andrebbero licenziati, ma sappiamo che non è così semplice e, in questo Paese di privilegi e sanzioni al contrario, succederebbe il putiferio (anche se lo preferisco).

    I secondi, ad essere colpiti, devono essere senz’ombra di dubbio i medici che hanno dispensato certificati medici a gogo. Andrebbe loro assegnata una nota disciplinare, dovremmo creare un albo del disonore, pubblico, accessibile a tutti, sul sito web del Ministero della Salute. Oltre a questa cosa simbolica, io ci aggiungerei anche una bella multa salata. Così, a gradire.

    I terzi ed ultimi devono essere i sindacati di categoria. Alla base del gesto sconsiderato c’è una protesta degli stessi vigili della Capitale, in merito alla turnazione e al salario accessorio. Bene rivendicare i propri diritti, ma quando si usano mezzi illegali di questa portata, tutte le ragioni vanno a farsi benedire. Per questo, credo che i sindacati abbiano grandi responsabilità in questo e che questi abbiano coordinato questa protesta “alternativa”. Non sono stati loro? Lo provino. Nel frattempo, mettiamoli nella black list.

    Qualcuno provi a dire che non è di sinistra attaccare i vigili e sindacati. Qualcuno provi a difenderli. Non ci sono scuse.

    Sinistra vuol dire rispetto della legge. La legalità non ha sinonimi, non ha eccezioni.

    Buon 2015. Iniziamo bene.

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