Tag: Berlusconi

  • Ho avuto modo di parlare con una ragazza canadese, per quanto il mio inglese mi abbia permesso di farlo, e sono venuto a conoscenza degli argomenti che trattano nella loro scuola, di ciò che si discute in una scuola americana: in un Paese dove la democrazia è all’ordine del giorno, si studia un altro Paese dove la democrazia è un sogno e il buon gusto è precario quanto lo sono milioni di lavoratori. Prossimo compito in classe? “Confronta il Governo Canadese da quello Italiano e spiega, secondo te, perchè Berlusconi è libero di fare tutto quello che vuole”. Penso che le parole della traccia lasciano poco spazio ai commenti. Lo dicevano i padri della Filosofia Occidentale, come Aristotele: “l’uomo è un animale politico” e possiamo dire che l’uomo cerca di rinunciare alla sofferenza della solitudine, attraverso la creazione e lo sviluppo strutturale della società. Ma se la società perde il suo fine principale, che senso ha la sua esistenza? Ma l’ipocrisia, mista alla follia che sta portando il Premier ha lasciare dichiarazioni e a sbandierare sentimenti obliqui su un modo di essere, un punto di vista o nelle peggiori delle volte starnazzando attacchi contro gli omosessuali e la scuola pubblica del Paese di cui si è Presidente del Consiglio. Ma la domanda da un milione di dollari è proprio questa: è mai possibile che alla vista di un panorama completamente compatto contro provvedimenti e modi di riformulazione dell’ordinamento statale, marcate da un colore politico, quello della maggioranza, uno non pensi che di sbagliato c’è solo lui?

    In questi giorni pare che il PDL abbia ormai deciso la sua linea politica: bombardamento ad oltranza con provvedimenti scandalo e proposte schifo, pur di salvare B. dalla legge, quella legge che se vede un “comunista” come protagonista, diventa il pilastro centrale dello Stato di Diritto sognato dal centro-destra berlusconiano. Quanto continuerà ancora questa farsa? Quanto saremo ancora costretti a distogliere gli occhi dai problemi del Paese, tipo la disoccupazione giovanile che continua a crescere, e pensare alle parole di Berlusconi, del Presidente del Consiglio, del nostro rappresentante ufficiale (purtroppo) all’estero? Vorrei che nelle Università si parlasse di ricerca e di sviluppo, di progetti sulla crescita in campo tecnologico, sociale, politico, culturale, economico, giuridico e non dover vedere gli universitari, ogni giorno, tramortiti nel vedere il proprio futuro spazzato via e di essere considerati dei vasi vuoti in cui inculcare pensieri e nessi logici, frutto di un elaborato modo di comprendere la crescita inviduale da parte delle vecchie generazioni, vecchie e marcie generazioni.

    Puntiamo al cambiamento. Se è l’aria frizzante del Mediterraneo ad essere portatore di democrazia, allora respiriamola e nelle nostre menti avviamo la rivoluzione più piccola del mondo ma con un’importanza così grande, da essere l’artefice di un nuovo passo.

    W l’Italia.

  • La Santa Alleanza. Che nome insolito, sembra quasi simile ad un’alleanza per una guerra santa, in nome di un popolo o in nome di un sentimento religioso ormai perso. E’ questa l’Italia che vogliamo costruire? E’ questo il modo di fare politica? Da tutto questo trambusto, l’UdC ne esce come la corteggiata che se la tira e il Partito Democratico il provolone sfigato rifiutato.

    Sono molto sincero quando si parla di alleanze, non ho paura a dirlo: sogno un alleanza di centro-sinistra, pura e dura. Ma cosa dobbiamo sistemare nel nostro territorio politico? Semplice: evitare che nasca il nuovo Berlusconi della sinistra. La persona non fa la differenza, ma ciò che pesa è il modo di essere. Berlusconi se fosse stato uno di quei politici che non predicano e razzolano male, non avrebbe dato vita al berlusconismo. Le particolarità del Conte di Hard-core sono essenzialmente 3: 1) carisma; 2) grande comunicatore; 3) vittima del viagra e della papaverina. Tralasciando l’ultimo aspetto, nel centro-sinistra, attualmente, chi ha in mente di presentarsi come Presidente del Consiglio è proprio lui, Nichi Vendola. Nichi è uno dei migliori politici che la sinistra abbia attualmente. Ce ne sono pochi in grado di poter essere portavoce di una coalizione. Esempi? Solo 2, secondo me. Il primo in assoluto è Matteo Renzi, giovane, presente nella vita pubblica della sua città, tanto da arrivare ad essere il sindaco più amato d’Italia. C’è chi dice che Renzi abbia avuto il cattivo gusto di andare ad Arcore, in visita ufficiale, per chiedere aiuti per la sua città. Chi non l’avrebbe fatto? Viene prima il bene della città di cui si è primo cittadino, oppure bisogna dare priorità a logiche politiche del 1700? L’incontro ha avuto i suoi frutti: è stato istituito il fondo turistico per Firenze, ogni turista pagherà una piccolissima tassa, pari a 1€, per poter visitare la Città Fiorentina. La seconda proposta è, senza ripensamenti, Debora Serracchiani. La Serracchiani è stata una sorpresa, dopo l’assemblea nazionale dei circoli del 2009. Il punto di partenza? Piuttosto che punto di arrivo? Le Europee. Da quando lavora a Strasburgo e Bruxelles, una delle donne più amate del PD, sta lavorando con un senso di responsabilità indiscutibile. Un politico che per arrivare dov’è, è stata votata con le preferenze, cosa che invece il caro D’Alema non ha ricevuto. Ecco l’alleanza, da sogni, del futuro centro-sinistra: PD, IdV, SeL, e FdS (sempre se non decide di andare da sola, cosa da non scartare).

    L’UdC ha dato tanto, si. Ha dato tanto schifo al Paese. Un partito che ne ha visti di tutti i colori (politici, ovviamente). In alcune parti d’Italia è con il centro-destra, in altre con il centro-sinistra, ad altre da sole. Ma che razza di partito è questo? Il salvatore di che? Della Patria? Per salvare il Paese servirebbe che un po’ di dirigenti cominciassero a salire sugli stessi barconi con cui, in questi giorni, tanti tunisini sono giunti a Lampedusa, e con la costa italiana alle spalle, a mai più rivederci!

  • L’Italia è in pericolo. L’Italia è in serio pericolo. La società è allo sbaraglio. I cittadini vedono il proprio reddito scendere a vista d’occhio(-2,7%). I giovani vedono il loro lavoro (precario) sempre più lontano, la disoccupazione giovanile è salita al 29%, dato storico. Il Parlamento non ha più poteri, il dittatore con il passamontagna ha ormai sradicato il senso di quei posti, dove si è fatta l’Italia, dove sono nati i veri progetti per lo sviluppo del Paese. La paura è tanta, non si riesce a comprendere da che parte stare. Il senso dell’umiltà è ormai scomparso, non c’è nemmeno più la dignità di ammettere di aver sbagliato. Tutto questo è stato sostituito dalla superbia e dalla faccia tosta di negare la realtà, di negare le parole trascritte dalle intercettazioni. Le televisioni sono impantanate in un contesto melmoso, fatto di servitù politica e di lecchinaggio a tutto spiano. Annozero fa un unico errore: lascia troppo spazio a puttane e papponi e non si occupa di sondare il territorio, di effettuare un’indagine giornalistica degna di una trasmissione da 7 milioni di telespettatori. L’alternativa al berlusconismo doveva essere il centro-sinistra, ma qui pare essere la nuova destra di Fini. Che dolore atroce al popolo riformista di sinistra, che dolore atroce a chi ha creduto in un progetto. L’ipocrisia è in tutti noi, ognuno di noi ha qualcosa dentro di se che lo rende impocrita, purtroppo, nel momento meno opportuno. Il centro-destra italiano è stato mangiato vivo da Berlusconi, ma la sinistra è stata divorata in un sol boccone dall’anti-berlusconismo. Il Partito Democratico perde sempre consensi, pur perdendo credibilità anche il PdL e la Lega. Il partito più grande d’Italia ha un nome e governerà il Paese nella prossima legislatura, si chiama il Partito dei Cittadini Incazzati, il partito degli astensionisti. Gli astensionisti sono coloro che affrontano la situazione con un forte gesto politico, molto di più di quello che sembra. La situazione è paradossale, in un sistema democratico, basato di forti divergenze tra destra e sinistra, se una parte perde consensi, l’altra ne trae vantaggio, facendo suoi i voti degli scontenti. In Italia è tutto diverso, come sempre. Il grande centro, in realtà è una farsa, un’orgia politica, nata con l’unico scopo di portare i partiti che la compongono al Governo. Un partito che durerebbe 10 min, 6 se all’interno c’è anche il Partito Democratico. La sensazione di smarrimento nel più grande partito di sinistra è forte, a dimostrarlo sono anche i Giovani Democratici di Tivoli, con la loro lettera di addio al PD e l’annuncio del passaggio a SeL. Dovrei parlare di partiti? I partiti sono troppi e troppi rimarranno fino alla caduta della Seconda Repubblica. La Prima è stata la Repubblica delle coalizioni post-elezioni, la Seconda quella del leader al comando della coalizione. Ma dopo cosa accadrà? Si avvierà un nuovo processo, o si ritornerà indietro? Ci sarà una Terza Repubblica? Quella fondata sulle idee e sui progetti comuni o si ritornerà alla Repubblica della DC e del compianto PCI? Il consenso pare essere l’unico pane dei partiti. Tutto viene fatto esclusivamente per quello, ma se una determinata mossa, magari positiva per il Paese e per rilanciare, ad esempio, l’economia è impopolare, non si fa. Meglio il populismo, meglio sparare fesserie a tempo record. Tutta l’Europa si prende a braccetto per risollevare l’economia del continente, per salvare l’Euro dalla speculazione, ma l’Italia preferisce parlare, solo ed esclusivamente, di giustizia. Chissà per quale motivo. Io sono stanco di sentir parlare di lodo, legittimo impedimento, leggi ad personam, voglio sentir parlare del mio futuro. Voglio accendere la tv, guardare Ballarò e sentir parlare Bersani del futuro dei ragazzi di questo Paese, voglio sentir dire da un esponente dell’opposizione di essersi stancato di parlare di puttane, consigliere regionali e ministre. Voglio sentir dire da un esponente dell’opposizione che se il programma ha come tema i fatti personali del premier, lui non parteciperà alla trasmissione. Voglio sentir dire questo, voglio capire da che parte stare. I cittadini si stanno mobilitando, il 13 febbraio a Roma e in tutta Italia ci sono state manifestazioni per la salvaguardia dei diritti e della dignità delle donne. Io amo le donne. Amo il loro modo di essere, di saper interpretare il mondo. L’uomo senza la donna è perso. Se Dio creò la donna da una costola dell’uomo, significa che senza quella costola noi crolleremmo all’istante, come invertebrati. In tutta la Penisola, c’è una raccolta firme in corso, per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Anche qui andiamo divisi. Anche qui il PD ha i suoi moduli e Rifondazione Comunista i suoi. Ma perchè sono sempre gli stessi a fare queste cose? I cittadini sono stanchi! L’Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà hanno aderito all’iniziativa firmando i moduli dell’altro partito, senza creare dei propri moduli, con testi differenti e con una matrice politica un po’ diversa. Pensate che i cittadini siano contenti nel vedere questo scempio? Io sputerei per terra. L’ipocrisia di chi guida è tanta. I paraocchi di chi è alla base, immensi. Non ci accorgiamo che chi chiede sacrifici, non ha mai sentito la necessità di dare l’esempio. Il predicare bene e razzolare male, porta ad un’unica strada, quella della fine. Berlusconi ne è l’esempio, il 6 aprile sarà processato e se fino a quel momento, non si sarà fatto una legge ad personam, sarà la fine per colui che, più di tutti, ha preso in giro l’Italia. Dall’altra parte del Mediterraneo sta accadendo qualcosa di bellissimo. I dittatori sono schiacciati dal Popolo, con la P maiuscola. Anche in Iran e Algeria è iniziata la rivoluzione. Dobbiamo avere coraggio e soprattutto capacità di credere in qualcosa di remoto, ma che prima o poi potrà toccarci e cambiare la nostra vita. W l’Italia. W il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. W il Sud. W il Nord. W il Centro. W le Isole. W Noi. W chi ha voglia di cambiare.

  • L’Italia è un loop. A dirlo non sono io, ma sono gli occhi di tutti a darne conferma. Ogni settimana ci ritroviamo nella stessa identica situazione: nella trasmissione televisiva c’è il rappresentante del Governo (o della maggioranza) che è basito ad ogni minima dichiarazione contro il suo padrone (o presidente, fate voi), l’opposizione che si appiglia ad ogni minima caduta di stile di Berlusconi, facendo del male a se stessa.

    Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha dato il meglio di se, a Ballarò di questa sera. Ha dimostrato di essere un segugio senza precedenti. L’allarme rosso a Palazzo Chigi è scattato e i cani sono stati sciolti. Il sorriso disinvolto è ormai un incubo passato. Ora si apre una nuova fase pubblica: la campagna elettorale ufficiosa. Se c’è un Governo che non ha mai smesso di fare campagna elettorale, questo è l’attuale Governo Berlusconi. La poltrona per il centro-destra si fa incandescente. C’è chi, pur di non lasciare nemmeno per un secondo la seggiola, arraffa qualsiasi cosa con i denti e con i denti stessi tenta di mordere il fantasma del futuro. Il dibattito di questa sera si è incentrato sulle parafarmacie. La bella suppostona non sarà più libera. A mettercela nel culo sarà direttamente il Governo e non più il caro vecchio negoziante, con la sua bella attività e i suoi farmaci senza obbligo di prescrizione. Bersani, durante la sua attività ministeriale, rese possibile un ambito importante, la liberalizzazione di queste attività e l’incremento di posti di lavoro per i farmacisti neo-laureati. Ora il cdx non vuole dar più questa possibilità. Chi si è appena laureato non potrà più gestire una farmacia in proprio. Altra botta alle giovani generazioni. Altro concime per l’altissimo tasso di cervelli in fuga. Le parole dei politici sono condizionati dai sondaggi, benedetti sondaggi pilotati (in alcuni casi). L’Ipsos parla chiaro, il centro-destra perde, il centro-sinistra vince: CDX: 40,2% (+0,3%) mentre CSX+FDS: 44,0% (+0,7%). Il centro assume una sorta di posizione intermedia, tipo filtro, campa dai malcontenti per i due poli principali: CX: 12,4% (-0,4%) perdendo tuttavia posizione.

    Ma guardiamo nel dettagli cosa dice l’Ipsos: [CDX, CX, CSX, AltroLA DESTRA:  1,1% (-0,1%), POPOLO DELLA LIBERTA’: 27,6% (+0,6%), LEGA NORD: 11,5% (-0,2%), UNIONE DI CENTRO: 5,8% (-0,1%), FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA: 5,0% (-0,4%), ALLEANZA PER L’ITALIA: 1,0% (Inv.), MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE: 0,6% (+0,1%), PARTITO DEMOCRATICO: 25,8% (+0,5%), SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTA’: 9,7% (+0,5%), ITALIA DEI VALORI: 6,8% (Inv.), FEDERAZIONE DELLE SINISTRE: 1,7% (-0,3%), MOVIMENTO 5 STELLE: 2,4% (+0,4%), ALTRI: 1,0% (-1,0%).

    Penso che i sondaggi parlino chiaro e più chiaro di così non si può. Il centro-destra perde e, certamente, senza la figura di Berlusconi scenderebbe al 20%, ma se la Lega scegliesse di andare da sola, arriverebbe al 3%. Ecco la situazione attuale, un loop gigantesco. Aspetto solamente che il disco di bruci, per sostituirlo con uno nuovo.

    Nell’attesa, andiamo tutti in piazza per la difesa delle donne e della loro posizione importante nella società. Il 13 febbraio l’Italia si veste di rosa.

  • Fin quando le cose le si dicono e basta è un conto. La legge va salvaguardata, si, che storia! Berlusconi dice di voler cambiare l’art. 41. Uno degli articoli più importanti della Costituzione, per bellezza e significato. Ecco cosa dice:

    L’iniziativa economica privata è libera. / Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. / La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

    In parole povere, garantisce la libertà economica, pilastro fondamentale del sistema del nostro Paese, ma dall’altra parte, pone dei vincoli ben precisi alle aziende in territorio nazionale. Il secondo comma è un pezzo di storia, di storia contemporanea, di un racconto infinito, che parte dal passato e guarda al futuro del futuro, ma per molti, la fine arriva ancor prima di aver preso la pensione. Quante sono state le morti bianche nel 2010? 526. Ci sarà stato un motivo, non credete? Anche se il numero di caduti è diminuito, credo però che queste morti siano dovute ad una negligenza da parte dei datori di lavoro che, già prima dell’annuncio di B., quell’articolo 41 della Costituzione non lo hanno mai considerato.

    Se da un lato il Governo parla di rispetto delle regole, di salvaguardia della vita degli operai, di sicurezza sul lavoro in ambiti generalizzati, dall’altra tenta di modificare una parte che parla proprio di questo, eliminando i vincoli che, secondo lui (B.), impediscono alle imprese di lavorare come si deve. Sarà proprio vero? Credo proprio di no, anche perchè mai nessun imprenditore si è mai lamentato dell’art. 41 e come tale va salvaguardato. Ciò che deve risultare una priorità all’interno dell’agenda politica, al posto della giustizia ad personam, contra judicem, sono proprio le liberalizzazioni. Bisogna liberalizzare le imprese, condurre una politica liberale, la solita storia che il Cavaliere spolvera in campagna elettorale.

    Ma se un Governo guidato da un imprenditore, ricco di esperienza industriale, decide di modificare l’art. 41, in materia di sicurezza e di salvaguardia dei diritti e della dignità dell’uomo, vuol dire che c’è qualcosa che non va.

    Cosa aspettiamo? La catastrofe? O che nascano i papaveri sull’albero? Aspettiamo, come solo noi sappiamo fare: a braccia conserte, senza lottare e metterci del nostro nella cacciata di Berlusconi e di tutti i suoi scagnozzi-servi.

  • Il PdL ha deciso di lasciare un esposto per far passare il “RubyGate” dal Tribunale di Milano, al Tribunale dei Ministri. La battuta finale dello stato maggiore del partito di B. è stata questa. La motivazione del passaggio è molto semplice: Berlusconi ha fatto quella telefonata alla questura in qualità di Presidente del Consiglio. A dirlo è stato proprio il suo partito. Ma che linea difensiva è questa? In un paese normale, a quest’ora se la maggioranza ponesse come giustificazione, di un intervento giudiziario, quanto detto sopra, scatterebbero subito le dimissioni. In Giappone, nel Novembre 2010 il ministro delle giustizia si dimise per aver fatto una battuta. Stessa cosa in Portogallo, dove il ministro delle finanze, dopo aver fatto le corna in parlamento, si dimise immediatamente. Berlusconi oltre alle corna, fatte in tutti i sensi, ha fatto molto altro. Ma nulla si muove. Cosa accadrà ora? E se passa al Tribunale dei Ministri? Anche se è contestabile tale decisione, perchè di ricollegabile all’incarico di Premier, non c’è nulla. Non ha di certo inviato una truppa della Protezione Civile a prelevare Ruby. Ma allora? Cosa tiene ancora in piedi questa situazione?

    In Italia ci sono tanti problemi, forse anche troppi, anzi senza forse, ci sono. Il rincoglionometro del Paese parla chiaro: tutto è rivolto verso le escort, ma nessuno si sta occupando dello sciopero generale che ci sarà domani, da parte della FIOM e della CGIL. Nessuno parla di ciò che sta accadendo in alcune parti del mondo, molto vicine peraltro, al nostro Paese, come l’Egitto e l’Albania.

    Mubarak, classe ’28, presidente dell’Egitto da 30 anni, ha praticamente preso il controllo del paese delle piramidi. Ora lì, in quel posto così tanto amato dal turismo internazionale, in quella città dove Obama pronunciò, il 4 giugno 2009, quel grandissimo discorso, oggi c’è una rivolta frenetica, un’onda di democrazia pura. In Albania, primo paese di scambio commerciale per l’Italia, il palazzo del governo è stato attaccato, ci sono stati feriti, i socialisti hanno alzato la testa. La sinistra, in alcune parti del mondo, ha deciso di fare piazza pulita di alcune situazioni scomode, anti-democratiche.

    L’Italia ha fatto il vaccino anti-democrazia, da quasi 20 anni, ormai.

  • Il golpe in Italia è in atto da tanto tempo. Non si tratta di un golpe militare, ma forse neanche politico. Il colpo di stato è in atto e a dargli consistenza è il cambiamento morale e psicologico dei sottomessi, gli italiani.

    Siamo a gennaio 2011 e, purtroppo, avvenimenti che non vorremmo più vedere come ribellioni di stampo politico e militare, sono all’ordine del giorno e non si stancano mai di nascere. La questione è semplice: in Italia qualcosa (o qualcuno) ha dato in pasto alla nullità il cervello dei cittadini.

    Altri avvenimenti, non tanto meno dolorosi, collocati nel loro ambito e nella loro circostanza, sono su tutti i giornali. Mi chiedo cosa tenga sulla poltrona i milioni di cittadini italiani che, costantemente, vengono inondati di immondizia mediatica e politica: D’Addario e Berlusconi, Ruby e Berlusconi, insomma, zoccole e Berlusconi, inchieste, lodi, critiche alla magistratura, tagli alla cultura e alla scuola, teatri e cinema che chiudono, lavoro in continua diminuzione. Cosa altro deve accadere per arrivare ad un colpo di stato (psicologico) degli uomini e delle donne di tutta la penisola?

    Quando ci sarà il risveglio, ovviamente prima possibile, ad occhi aperti avremo la stessa situazione di chi è emigrato all’estero e torna nella sua vecchia patria, trovando tutto diverso, tutto distrutto, tutto cambiato, tutta un’altra “favola” (per modo di dire).

    La società odierna è frastornata da un ingaggio prismatico dei sistemi informativi, di giornalisti che, spogli del loro umile ruolo di reporter, diventano dei veri e propri soldati armati di penna e registratori. A volte sanno fare il loro dovere, altre volte diventano servi del potere.

    Se ci fosse un golpe in Italia, da parte dei cittadini, i primi ad essere eliminati (lascio a voi immaginare la modalità di sgombero) sarebbero Berlusconi e tutti i suoi lecchini, Bossi e Lega al seguito, Emilio Fede e il TG4, Lele Mora e Micio Macio Corona, Minzolini, Bruno Vespa, tutta la redazione di Studio Aperto e i loro cani parlanti, tutta quanta l’attuale classe dirigente di questo Paese, insomma, riprendendo una citazione di Garibaldi, “fatta l’Italia, ora facciamo gli italiani” direi che il verbo fare indichi snaturare gli italiani dal berlusconismo e dal menefreghismo, accaparrandoci il buon senso e la voglia di cambiamento.

    Arriverà questo cambiamento? Non arrendiamoci.


    Domani alle ore 15:30

    diretta radio “IL TIMBRO

  • Berlusconi e Ruby. Lo scandalo

    B. è indagato per concussione e per prostituzione minorile. Assieme a lui sono indagati il caro fido Emilio Bunga-Bunga Fede, Lele Micio Mora e Nicole Minetti – neo laureata e spazzolino da denti (igienista dentale) del Premier. Che Berlusconi non abbia più una moralità questo è poco ma sicuro. L’unico momento in cui B., presumibilmente, abbia avuto una moralità è risalente al ’94, da quel momento in poi, di moralità ne ha solo parlato, ma per criticarla.

    Sarebbe un problema se ora la sinistra e tutta quanta l’opposizione, definisse l’azione dei pm nei confronti di una questione immensamente importante, quale appunto la concussione e prostituzione minorile, un’azione benefica per il Paese, appoggiasse i pm anzichè essere inamovibili nel loro ruolo responsabile.

    Altro punto fondamentale è rendere il tutto una prassi: i giornali, le televisioni e tutti quanti i media, dalla notizia fino ad oggi, non fanno altro che parlare di Ruby e degli intrighi del premier, solo la questione FIAT è più in risalto, ma credo che da domani Ruby sarà più importante, per i media, rispetto alla sorte degli operai.

    Tutto è un ripetersi, è per questo che non bisogna fermarsi alla “notizia” di Berlusconi e i suoi scandali sessuali. I giornali e tutta quanta l’opinione pubblica non si precipiti su questo argomento, tralasciando il problema della scuola, dell’università e del lavoro che, fortunatamente o sfortunatamente, FIAT è riuscito a mettere al centro dell’opinione pubblica e dell’attenzione mediatica.

    Ormai è prevedibile tutto, B. non sa più che inventarsi per pararsi il culo dalle accuse. La giustizia lo tocca? E’ di sinistra. La giustizia tocca gli altri? Amici? E’ di sinistra. E se tocca invece chi vuole lui? E’ la vera giustizia italiana. Sono ottimi giudici. Scommetto qualsiasi cosa che, ipoteticamente, se un giudice attualmente presente nella “White List” della destra, avesse a che fare con un accusa nei confronti di B. & Co., passerebbe subito nella “Black List“. Ormai è tutto prevedibile, niente ci può fermare, niente di deve impaurire. Gli unici a non aver temuto nulla e non essere crollati o rimasti imbarazzati dalla fuga di notizie di Wikileaks, è stata proprio l’Italia. L’unica notizia, secondo Wikileaks importante riguardo l’Italia, è stata quella di sapere i problemi di B. e il sesso. Come se gli italiani (quelli veri, non gli italianoidi del nuovo partito di B.) non sapessero che il proprio premier ha a che fare con più pillole blu, che auto blu.

    I giudici sono di sinistra? Se la giustizia viene associata da B. alla sinistra, c’è da preoccuparsi, perchè allora dovremmo avere paura della destra e della sua legittimazione dell’immoralità.