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  • La Camera di Commercio di Bari entra a gamba tesa su un argomento molto sentito dai pugliesi: quello dei trasporti.

    Il Presidente, Sandro Ambruosi, denuncia l’insostenibile costo dei biglietti per la tratta Bari-Roma con Alitalia che, andata e ritorno, costano circa 1.100 euro. C’è da vendersi un rene.

    Sono d’accordo sulle politiche discriminanti della compagnia, nei confronti della Puglia, che applica tariffe molto diverse rispetto ad altri capoluoghi di regione per raggiungere la Capitale. Bisogna far qualcosa.

    Da una parte bisogna sostenere le compagnie low cost, oggi uniche portatrici di passeggeri nei nostri aeroporti (se i cittadini viaggiano in aereo è, nella stragrande maggioranza dei casi, per la presenza di tariffe agevolate da parte di queste compagnie).

    Dall’altra, credo sia opportuno porre Alitalia con le spalle al muro e sollevare una questione di civiltà che non può rimanere in secondo piano. La cosiddetta compagnia di bandiera non può attuare politiche commerciali discriminanti nei confronti del Sud.

    È opportuno che il Governo nazionale e regionale intervengano sul tema. E ritengo che le associazioni dei consumatori debbano impegnarsi al massimo per ottenere un risultato migliore per il nostro territorio.

  • pd-rotto

    Questa mattina mi sono svegliato diverso dal solito, avevo l’amaro in bocca, un amaro che mi portavo dietro da ieri, dopo la conclusione della Direzione regionale del mio partito.

    Noi Giovani Democratici pugliesi, proprio in quella sede, abbiamo ricevuto un doppio sputo in pieno volto, un gesto che non dimenticheremo, che cambierà gli atteggiamenti, il modo di vivere il partito, la politica.

    Ieri, il PD pugliese ha approvato le liste per le prossime Regionali. Nella lista della Provincia di Bari è stata candidata Anita Maurodinoia, la più suffragata alle scorse elezioni Amministrative a Bari, nella lista di Schittulli (candidato del centrodestra alla Regione); una persona che diceva di essere “più amata di Tatarella“, storico esponente dell’MSI. Uno scempio, politico e umano. Politico per aver, ancora una volta, attaccato fortemente un progetto politico che nulla ha a che vedere con quello che si sta cercando di realizzare. Umano, perché non si da peso alle storie personali, alle scelte del passato, a quelle del presente. Una memoria storica ormai in frantumi, utile solo per le commemorazioni, per prendere qualche applauso.

    A Foggia, c’è un altro caso gravissimo: il PD di Capitanata ha estromesso la candidatura, nella propria lista, del Segretario provinciale dei Giovani Democratici, Francesco Di Noia. Un ragazzo capace, onesto e soprattutto che ha dimostrato negli anni di porre l’interesse comune a quello personale. Anche questa candidatura era frutto di un interesse comune, di un territorio che chiedeva rappresentanza, di una generazione che chiedeva rappresentanza. Una volontà disattesa, per far fronte ad interessi personali della classe dirigente del partito di quella provincia. Questo gravissimo errore costerà caro.

    Il caro prezzo è questo: vogliono metterci all’angolo? Si sbagliano di grosso, hanno ottenuto esattamente il contrario. Ci offrono di candidarci in una lista civica? Non è mai stato il nostro obiettivo quello di candidarci per forza. La nostra candidatura era un modo per suggellare un impegno già chiaro, un impegno che mira a far crescere il partito, a dare rappresentanza degna a tutti quei militanti che vengono presi a schiaffoni ogni giorno da una classe dirigente incapace di sostenere gli interessi della collettività.

    La nostra casa è il PD. Se pensavamo di poter convivere con chi, anche velatamente, poneva veti su di noi, sul nostro progetto, ora non hanno ben compreso quale sia il risultato ottenuto: non cambieremo casa, la ricostruiremo, magari cominciando ad accompagnare alla porta i coinquilini maleducati, poco rispettosi. Il Partito Democratico non è di un segretario provinciale, né di qualsiasi “big”. Il Partito Democratico è di chi fa vivere il Partito Democratico, nei suoi valori, nei suoi propositi. Quelli siamo noi, giovani generazioni impegnate in politica, che dalla sera alla mattina aprono i circoli, i comitati elettorali, fanno volantinaggio, organizzano iniziative, si confrontano con i cittadini – diventando i volti veri ed onesti del PD sul territorio.

    Franco Balbis – soldato, ucciso dai nazifascisti perché partecipò alla Resistenza – nella sua ultima lettera scrisse

    Possa il mio sangue servire per ricostruire l’unità italiana e per riportare la nostra Terra ad essere onorata e stimata nel mondo intero.

    Ieri, i responsabili di questo scempio, hanno sputato anche in faccia a Balbis, hanno offeso il suo sangue, il suo gesto di amore e di speranza verso un Paese capace di saper guardare oltre i propri errori, difendere a spada tratta il bene comune. Penso a ieri e penso a quante volte, Balbis, sia morto invano. Ieri è stata l’ennesima volta.

  • Roberto Saviano, intervistato da Repubblica, lancia l’allarme: i clan si stanno rinnovando, nuove generazioni prendono posizione nelle famiglie mafiose di Bari. Un male non ancora debellato.

  • A volte ci fa votare persone che ci offrono 10€ di ricarica telefonica, altre volte non ci fa comprendere il valore inestimabile dell’Università e della sua presenza sul nostro territorio.
    Ladri, vigliacchi, esseri infami, vermi putridi e senza coscienza, avete distrutto un pezzo di Bari, un pezzo importante, un luogo di formazione e di cultura.
    Ricordo benissimo il giorno in cui Giorgio Napolitano inaugurò quella sede. Era un giorno di festa, perché la Facoltà di Scienze Politiche sognava una sua sede, l’Università sognava di crescere, di andare oltre gli stereotipi che per anni l’avevano accompagnata, Bari gridava soddisfazione.

    Oggi il grido è quello di un gruppo di persone con problemi. Dobbiamo comprenderli. Non sanno cosa sia la cultura e l’Università, ecco perché hanno distrutto tutto e portato via tutto il possibile, da uno spazio comune, destinato a chissà quante generazioni future.

    Ma Bari e la sua Università non si piegano. Ripartiamo, senza sosta, senza guardarci indietro.

    Giorgio Napolitano inaugura la sede di Scienze Politiche a Bari Palazzo Napolitano - Sede SCIPOL - DISTRUTTA

     

  • In bici. Magari con una di quelle che il Comune mette a disposizione dei cittadini, attraverso il bike sharing. Peccato che qualcuno continui a dimostrarsi un cancro per la Città.

    Antonio Decaro non è una persona che si arrende facilmente e, per questo, non ho motivo di dubitare che le bici targate “Città di Bari” torneranno presto a girare per le vie del capoluogo e magari trovarne a decine presso le diverse stazioni. Chi, però, deve cambiare sono i cittadini. Quella cerchia ristretta di cittadini che crede di poter avere sempre la meglio su tutto e su tutti.

    Quello che racconta Repubblica non è una situazione scandalosa, neanche ridicola. È triste. Punto e basta.
    È triste non poter sviluppare un progetto così ambizioso, solo perché a qualcuno prudono le mani.

    Ma chi si arrende è un perdente e la bella Bari non molla.

  • Cinque indagati per presunte tangenti e truffa ai danni della Regione Puglia. L’accusa pende sulla testa delle Ferrovie Sud-Est, la linea ferroviaria che collega la Città di Bari con il Sud-Est della regione, fino al Salento. Una situazione grave che merita di essere chiarita subito.

    Tempo fa abbiamo avviato una petizione per sostenere le esigenze dei tantissimi pendolari che, nel giro di qualche giorno, si sono ritrovati i biglietti con un costo maggiorato, per fasce chilometriche, senza ricevere alcuna spiegazione.

    In Regione, l’Assessore regionale ai Trasporti, l’Avv. Gianni Giannini, con massima disponibilità, ci ha illustrato cosa aveva portato all’aumento del costo delle corse, annunciando che molto presto, a programmazione conclusa, la Regione avrebbe incominciato a studiare un progetto virtuoso, positivo per i pendolari, in merito alla tariffazione.

    Quello che apprendo oggi è un colpo al cuore, oltre per la gravità del fatto, ma anche perché rende più difficile poter sperare in un virtuosismo del trasporto nel Sud-Est. Pensare di poter lucrare sulle esigenze della gente è cosa ormai diffusa in politica e, riconfermata ora, anche nella classe dirigente, quella che gestisce i servizi pubblici, se pur con struttura aziendale di stampo privato (per dirla breve, con la partecipazione della Regione, ma con autonomia nelle scelte economiche – vedi il caso Sud-Est).

    Questa bomba ad orologeria arriva qualche ora dopo un altro grande scandalo, questa volta in Lombardia, sempre per tangenti ai danni della Sanità e dell’Expo.

    Ritorno con il dire che possiamo fare qualcosa per ridurre quasi a zero questo fenomeno: maggior controllo delle Istituzioni sulle aziende che gestiscono i servizi pubblici, pene severe e trasparenza assoluta dei capitoli di spesa, a partire dall’acquisto di beni utili (vedi treni, ad esempio) sino ai salari dei dirigenti e dipendenti.

  • Il primo post del 2014, non lo voglio sprecare nel fare il sunto di ciò che è stato, alla fine lo sappiamo tutti, ognuno ha avuto il suo 2013 e ognuno sa con certezza cosa vorrà dal nuovo anno, appena iniziato. Io sono uno di questi e provo a raccontarvelo, parlando di tutti quanti noi, nel singolo e nel collettivo.

    Innanzitutto, vi chiedo nuovamente scusa se, per l’ennesima volta, ho tralasciato il blog per qualche giorno, ma gli esami e le vacanze natalizie destabilizzano.

    Il 2014 poteva essere l’anno delle elezioni, della caduta del Governo Letta, ma le cose sono andate diversamente da come, qualcuno di noi, sperava, ma ciò non toglie che non è tutto perduto.

    Abbiamo molte sfide davanti a noi, non solo umane, fatte di amicizie, sentimenti, ma le sfide che vorrei evidenziare, sono le sfide collettive, quelle che ci interessano da vicino tutti, nessuno escluso.

    Giovani Democratici: il 2013 è stato un anno all’insegna della crescita politica, dell’ingresso della giovanile nei luoghi fino a qualche tempo prima inaccessibili. Abbiamo eletto molti giovani democratici nel consigli comunali, ma abbiamo anche dei giovani deputati tra i nostri. Questo è un motivo di orgoglio per il lavoro che tutti quanti abbiamo svolto.
    Il 2014 però, sarà un anno difficile, ancora nebuloso, senza nessuna chiara prospettiva interna, ma tutti noi possiamo porre un accento su questo aspetto, costruendo dal basso la prospettiva del nostro partito.
    A livello locale abbiamo diversi compiti da svolgere, partendo da Noci, dove necessariamente contribuiremo con più incisività nell’amministrazione della Città, a strettissimo contatto con il Partito Democratico, di cui facciamo parte tutti e a cui tutti dedichiamo il nostro lavoro, pur stando nella giovanile e pur avendo un simbolo diverso. I Giovani Democratici sono la giovanile del PD, non di un altro partito.

    Elezioni Amministrative di Bari: indipendentemente dalle questioni tattico-politiche, tra chi sceglie il candidato unico e chi preferisce celebrare le primarie per la scelta del candidato sindaco, ciò che importa è porre le nuova sfida elettorale su due piani, distinti ma da tenere a stretto contatto. Il primo è senza dubbio quello del cambio di rotta, del normale mutamento delle politiche, delle persone e del modo di amministrare, con la speranza di vedere un consiglio comunale rinnovato e senza metamorfosi politiche.
    Secondo, non si può credere (per quanto riguarda il centrosinistra), di potersi presentare alla Città di Bari ponendo un muro, un divisorio invalicabile, tra la quasi conclusa Amministrazione Emiliano, durata ben 10 anni, con la futura visione della città barese. Una visione d’insieme è la giusta ricetta per dare chiarezza ai cittadini. Bisogna saper valorizzare ciò che c’è di positivo, e bisogna saper chiedere scusa per ciò che si è fatto male. È un punto di forza, non di debolezza. Ricordiamolo. Colgo l’occasione per fare il mio “in bocca al lupo” a due miei cari amici, Pietro Petruzzelli e Antonio Decaro, per la corsa delle primarie, anche se aspettiamo da quest’ultimo una nota ufficiale che annunci la sua partecipazione.

    Noci: È passato più di mezzo anno da quando Domenico Nisi è diventato il nuovo sindaco di Noci. Molti erano i problemi della nostra Città e ancora molti sono da risolvere, di certo non possiamo pretendere che tutto ciò che per 10 anni non è stato fatto, lo si faccia in sei mesi, ma con una serena nota di certezza, posso dire che andremo avanti. Il Partito Democratico ha celebrato il proprio congresso cittadino e, oltre al segretario, la nuova formazione può vantare moltissimi giovani, tra donne e uomini che, durante le scorse elezioni, hanno dato il loro importante contributo, come candidati o come semplici militanti, raggiungendo il risultato che tutti abbiamo visto. Io sono all’interno del gruppo che lavorerà al bilancio comunale, proverò a dare una mano da lì.
    I Giovani Democratici di Noci stanno lavorando, come sempre, per partorire un nuovo progetto per la Città, certo è che la politica, per tutti quanti noi, non è fatta solo di tattiche e parole, ma preferiamo metterci davanti ad un tavolo e ragionare sul futuro della nostra Comunità, fallendo, certe volte, ma raggiungendo risultati importanti, in altre. Si dovrà necessariamente tener presente la questione dei rifiuti, capire come e quando poter avviare la raccolta porta a porta. Bisognerà costruire un nuovo piano turistico, che abbracci l’enogastronomia con le tendenze territoriali e nazionali, come, ad esempio, il Carnevale di Putignano, creando una rete turistica senza precedenti, in cui Noci con le sue prelibatezze e paesaggi, Putignano con il suo Carnevale, Castellana con le sue grotte ed Alberobello con i suoi trulli, riescano nell’impresa di offrire un pacchetto completo di culture popolari e gastronomiche, oltre che far emozionare per il proprio territorio.

    Blog: Non posso che ringraziare tutti quanti voi per avermi letto, almeno una volta, quest’anno.
    9.355 persone, per ben 13.485 volte hanno visitato davidemontanaro.it, nel 2013, un grazie ad ognuno di voi.
    L’Italia è prima per visite (12.583), seguono gli Stati Uniti (400) e il Regno Unito (103), poi Germania (78), Francia (44), Spagna (34), Belgio (27) e così via, per ben 61 stati in tutto il mondo, anche dal Lesotho.
    Il post più letto è “Breve lettera agli adulti del PD” e devo dire grazie a Pippo Civati per averlo condiviso sul suo blog.
    Tutto questo non può che essere, per me, motivo di orgoglio e un invito a fare di più, sempre di più. Il 2014 sarà un anno di conferme e di stravolgimenti, per tutti e mi auguro che ognuno possa vivere l’anno che sogna. I miei auguri non sono pieni di belle parole, ma solo di una piena apertura alle idee di tutti e di propensione alla realizzazione di progetti collettivi.

    Io da questo 2014 mi aspetto grandi cose, voi fate altrettanto. Auguri.