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  • Bravo Mattia Zunino, in linea con quanto ci siamo detti ieri in Direzione nazionale.

    Serve un partito che faccia il partito e noi, in questo momento, un partito non l’abbiamo.

    Serve una forza politica capace di farsi carico delle istanze dei più deboli, degli ultimi, che provi a porsi domande fondamentali e a offrire risposte utili e opportune.

    I Giovani Democratici ci sono, sono a disposizione non solo del partito ma di tutta la Comunità. Siamo noi, la stragrande maggioranza delle volte, il volto del PD sul territorio. Vogliamo essere non passeggeri di un soggetto politico, ma copiloti.

    Caro Partito Democratico, caro Matteo Renzi, ascoltateci, prendete spunto dalle nostre idee, riflessioni e attingete forza dalla nostra passione.

  • Oggi vi consiglio, se non l’avete già fatto, di ascoltare i discorsi di tre ragazzi intervenuti all’Assemblea nazionale del Partito Democratico tenutasi ieri a Milano.

    • Marco Sarracino

    • Rebecca Ghio

    • Andrea Baldini

  • Vorrei capire diverse cose. Prima di tutto dove si voglia arrivare con questa situazione di disagio che io sto provando (e credo molti altri) su una situazione politica difficile – che va risolta quanto prima per non trasformare ogni volta il dibattito interno come uno strappo – e, anche, per la battuta infelice di Mineo. Seconda cosa, per quale assurda ragione tutte le volte che c’è un dissenso si sente nell’aria puzza di scissione. Io lo dico chiaro e tondo: il PD è il mio partito e lavoro per cambiarlo in meglio. Sarà difficile, sarà un sogno, sarà, forse, ingenuo credere di poterci riuscire? Io da quando faccio politica non ho mai preso posizioni strumentali, che mi abbiano reso più facile la vita nel partito.
    Vivo la mia vita da membro di una comunità politica con la consapevolezza che ci sono persone mature, per bene, disponibili al dialogo e alla condivisione. Nei Giovani Democratici così come nel PD. Per questo credo che serva il rispetto di un principio fondamentale: il rispetto della dignità delle persone. Questo rispetto non lo hanno portato ne Mineo, ne Renzi. Da qui ripartiamo, dai nostri errori, per migliorarci. Deve essere questa la nostra forza. Non un cognome.

  • Oggi ho avuto modo di parlare con ragazzi che sostengono Matteo Renzi. Mi piace quello che si sta creando, c’è passione e questo non va assolutamente sminuito, anzi. Dal 9 dicembre dobbiamo tutti quanti collaborare, perché nel PD non devono esserci timori per le larghe intese, perché nel partito, più larghe sono le intese e più la macchina democratica funziona e più il partito sarà trasparente e partecipativo.

    Una nota dolente viene dalle liste, di Matteo, in qualche collegio della Puglia spuntano candidati insoliti all’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, gente che nel PD è iscritta da pochi mesi e che magari proviene dal centrodestra, passando per il centro. Lo riteniamo normale? Io non credo sia tollerabile una cosa del genere e a ribellarsi, non solo, dobbiamo essere tutti, ma devono farsi sentire le ragazze e i ragazzi che sono nella stessa lista. Giovani amministratori che vengono messi per ultimo, lasciando il posto a gente di questo tipo.

    Il PD deve chiedere di più. Noi dobbiamo chiedere di più. Se non incominciamo a mettere sotto la lente di ingrandimento questi personaggi e la finiamo di prendere tutto sottogamba, beh, io credo che qualcosa potrà migliorare.

    Altra cosa, la ripeto qui, visto che l’ho detta in Assemblea provinciale dei GD, oggi, a Bari: i big del partito non dovevano candidarsi all’Assemblea Nazionale. Primo, perché non hanno bisogno di un posto lì per avere il loro peso, secondo, perché è scandaloso che il voto debba essere inquinato da personaggi che  con i loro mezzi muovono voti a destra e a sinistra.

    Basta. Dobbiamo pretendere di più. Dobbiamo pretenderlo subito, prima che sia troppo tardi e per l’ennesima volta, avremo regalato il partito a logiche di potere che, invece, dovrebbero essere prese a calci nel culo, assieme a chi le alimenta.

  • Vedo con grande dispiacere diversi candidati, nelle liste a sostegno dei candidati alla segreteria (per uno in particolare), noti per i loro cambi di casacca, provenienti dall’allora (o attuale, fate voi) Forza Italia (o PDL), da qualche altro partito quasi in via di fallimento, sempre di centrodestra.

    Mi dispiace soprattutto per chi ci crede veramente ed è stato messo ultimo in lista, per fare spazio a queste persone. Mi dispiace per chi non se n’è accorto o ha fatto finta di non accorgersene.

    Questo è quello che da tempo dico e questo è quello che da tempo qualcuno smentisce. Peccato.

  • Ho apprezzato, tra i tanti dell’assemblea nazionale, l’intervento di Civati, quello di Soru e quello di Ludovica di #occupyPD. Ve li posto qui sotto.