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  • La filosofia dell’ombrello

    Ma allora è proprio vero, in questi 20 anni c’è chi è riuscito a plasmare le menti delle persone in una maniera assurda. Credo che sia scontato dirvi a chi mi riferisco, ma vorrei soffermarmi sui malcapitati.

    Le amministrative si avvicinano, l’aria si fa pesante e c’è chi gioca su diversi piani pur di conquistare credibilità e la fiducia del Popolo. Ma se una tattica, consiste nel nascondere i partiti sostenitori, permettetemi di dire, non è affatto accettabile. Stiamo vagando senza meta in un contesto che ci è poco familiare. Per favore, torniamo con i piedi per terra: vi ricordo che i partiti sono i bacini di voti, l’immagine del candidato molte volte non influisce come dovrebbe.

    E’ giusto adesso fare degli esempi: prendiamo per primo, il duello più emozionante, Milano. A Milano ci sono due candidati principali, la Moratti per il PdL e Lega, Pisapia per il Centro Sinistra, a seguire altri piccoli candidati come Palmieri, per FLI. Ora, ne ho citati tre, ma nessuno di questi ha sul proprio sito i loghi dei partiti, non ce n’è uno. Cosa diversa per i candidati “naturali” della Lega, forse per una questione di sicurezza e protezione colorano tutto di verde e bianco, ma a parte alcuni casi sporadici, il resto è completamente scarno di un modo di fare riferito ad ideologie e credo soprattutto privo di rispetto verso le “quinte” delle amministrative, cioè le migliaia di ragazze e ragazzi, anziani e non, che ogni giorno lavorano per informare, spiegare le ragioni di un cambiamento. Molti di questi “operatori” sono ragazze e ragazzi di partito. Non vi ho inserito Napoli, Bologna e Torino, ma la situazione lì è la stessa (vedi Fassino).

    Odio i comitati elettorali, li odio con tutto me stesso. Credo che, se da un lato, per sconfiggere il Berlusconismo serva utilizzare le stesse mosse e mezzi, da un altro dobbiamo fare nostri aspetti importanti, come la partecipazione democratica e la non dimenticanza del gruppo di lavoro, del partito che si trasforma in un maxi laboratorio di idee e di progetti. L’appartenenza è importante, bisogna essere fieri di appartenenere a quella determinata fazione politica. Vedere candidati che mostrano il loro bel faccione (a volte nemmeno, forse per paura di spaventare qualcuno) come unico strumento di propaganda, penso debba tornare sui propri passi e riconquistare la fiducia del suo Popolo con le dovute dimostranze, partendo dai simboli.

    Se la Prima Repubblica era quella dei partiti come “motore della società”, se la Seconda è quella dei leader carismatici alla guida degli stessi, la Terza non può essere quella di “una persona al centro dell’attenzione” e tutto il resto dopo. No, così non può essere!


  • Messaggio di inizio 2011

    Questo 2011, secondo me, sarà un anno un po’ diverso da quelli scorsi, o comunque spero, più positivo rispetto al 2010. E’ un anno che parte con il sangue, con la sofferenza, con il dolore di una famiglia senza più il proprio ragazzo, a causa della guerra in Afghanistan, con un omicidio trasformatosi in un business – quello di Avetrana e il suo calendario, pubblicizzato da un tronista di “Uomini e Donne”, persona che in dialetto barese potremmo definire più che “nu tronist”, “nu t’rmon”. La televisione nel 2010 ha fatto una strage, migliaia di persone sono finite sotto cura farmacologica per rimbecillimento. La politica ha fatto il suo dovere, se da una parte ha contribuito a far innalzare il senso di smarrimento della gente, dall’altra è riuscita a dare un senso di speranza, peccato però che non sia la politica generale ad aver dato inizio a questa nuova fase, ma solo una fetta di essa e, posso non sembrare credibile, quella fetta è proprio la sinistra italiana. Le cose sono in movimento, la sinistra scopre nuovi volti che fanno bene alla salute di tutta l’aria riformista di centro-sinistra. Da Renzi a Vendola. Io spero che il 2011 possa essere un anno di dovute verifiche, ma allo stesso tempo di obiettivi raggiunti di sogni realizzati e di progetti nuovi da mettere in cantiere. Chi crede nel futuro alzi la mano, anzi, alzasse il mouse, perchè è di questo che abbiamo bisogno. Il nostro Paese ha bisogno di una boccata di ottimismo ma soprattutto di buona volontà, tutt’altra cosa da ciò che il Berlusconismo e Berlusconi hanno fatto in questi anni, l’ottimismo di Berlusconi era solo una presa per i fondelli e lo sappiamo bene.

    L’economia ha chiuso al ribasso nel 2010, Piazza Affari ha chiuso con -13,23% di ribasso (solo Madrid è andata peggio, -17%, in tutta Europa), cosa ne sarà dell’Italia in questo 2011? Il messaggio del Presidente della Repubblica non mi da nulla di nuovo, solo parole già sentite gli anni scorsi, solo promesse e promesse e messaggi alle istituzioni, messaggi importanti, ma volanti. Verba volant scripta manent dicevano i latini, parole sante, anche perchè di parole volanti in questo 2010 ne abbiamo sentite e viste tante, a partire da l’Aquila a Napoli.

    Ma la domanda da 1 MILIONE DI EURO è: cosa accadrà in questo 2011? Ci saranno o no le elezioni? Chi vincerà le primarie del Centro-Sinistra? Chi diventerà il prossimo Presidente del Consiglio? Cosa accadrà al nostro sistema economico? Riusciremo ad uscire dalla crisi? Cosa accadrà nel Mondo? Cosa succederà alla Scuola Pubblica Italiana? E all’Università? Le borse di studio? Ci saranno o no? Aspettiamo fiduciosi lo sviluppo di questo nuovo anno, ma io preferisco non starmene seduto, scendo in campo anche io.