• Chi di parentesi ferisce…

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    Ieri sera, sfogliavo l’Unità alla ricerca di qualche notizia sulla Direzione PD di martedì scorso.
    Nell’articolo riguardante la composizione della nuova segreteria, mi ha traumatizzato l’elenco, non tanto per i nomi, quanto per le parentesi accanto: Enzo Amendola (dalemiano), Fausto Raciti (giovane turco), Cecilia Carmassi (bindiana), Matteo Colaninno (bersaniano), Alfredo D’Attore (bersaniano), Antonio Funiciello (liberal), Luca Lotti (renziano), Andrea Manciulli (dalemiano), Katiuscia Marini (dalemiana), Roberta D’Agostini, Alessia Mosca (lettiana), Pina Picierno (areadem), Debora Serracchiani (areadem), Simone Valiante (fioroniano), Davide Zoggia (bersaniano).

    Il PD rinascerà solo quando dentro quelle dannate parentesi ci saranno qualità personali, professionali, e non il nome del capo spirituale.
    Io continuo a dirlo. Sarà che a battere il ferro si spezzerà il martello? Ma andiamo avanti, fino al Congresso.


  • Se gli allevatori hanno i dirigenti

    Schierati con il centrodestra non significa che gli allevatori stiano con il centrodestra o che comunque il centrodestra dia delle risposte credibili alle aziende agricole. Salvaguardare il settore non significa sfilare e
    farsi delle foto, significa creare le condizioni per sistematizzare la filiera produttiva e rendere i prodotti sinonimo di élite sul piano della esportazione e dell’internazionalizzazione delle vendite.
    Ovviamente c’è chi si occupa di questi temi più di me e sono le nostre sentinelle, persone che hanno sempre dato massima attenzione all’agricoltura e all’allevamento.


  • Lo pseudo-editoriale

    Non ho mai digerito, più di tanto, gli editoriali di Vincenzo Magistà, ma vi rimando al suo ultimo editoriale. Forse il povero g…g…giornalista non ha fatto i compiti e ha ascoltato il professore ignorante che gli ha riferito concetti completamente marziani. Può capitare.
    Questo fatto dei 10 consiglieri senza se e senza ma del centrodestra mi fa ridere, continuano a fare campagna elettorale su questa pagliacciata. Noi continuiamo ad incontrare la gente, senza nemmeno dare retta a pseudo-commentatori politici.


  • Quello che vi dicevo

    Ora lo dice anche Civati, sul suo blog.
    Ve lo riporto qui.

    Alessandro Mitola, diventato segretario del Pd della mia città nei giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica (il pericolo è il suo mestiere) ha promosso una “due giorni” di tesseramento al partito per questo fine settimana, con una particolare attenzione ai delusi di ogni età, genere e motivazione.

    Mi dice che molti si sono tesserati “ancora una volta” e altri si sono tesserati “per la prima volta”, giocando in contropiede. Entrambe le categorie si aspettano qualcosa di buono, secondo Alessandro, “nei prossimi sei mesi”. Anzi, lo fanno capire chiaramente. Soltanto se nei prossimi sei mesi ci sarà qualcosa in più di un banale segnale, questa non sarà l’ultima tessera.

    Teniamolo in considerazione, prima di spostare congressi e cambiare le regole. Perché i prossimi mesi non siano gli ultimi. Sarebbe un peccato.

    Poi ditemi se non è così. Questa è la sfida che deve vederci tutti protagonisti. E dico tutti.


  • Solo Epifani perdona

    Ieri sera ho visto un film traumatico. Visto per caso, perchè non c’era una sala disponibile (tutto pieno): Solo Dio perdona di Refn (il regista di Drive, per intenderci).
    Vi risparmio la mia critica sul film che, a quanto pare, sarebbe conforme a quella di molti altri, pur non essendo per niente esperto di cinema. Il sangue a fiumi non mi è mai piaciuto.
    Ma mentre guardavo il film, sorridendo (per non vomitare), ho associato tutte quelle teste spaccate, gole sgozzate, braccia tagliate, al prossimo Congresso del PD e a qualche testa che rotolerà (in senso figurato, sia chiaro) e ai migliaia di schiaffoni che l’attuale classe dirigente del partito, spero, si prenderà dalla base e da chi questo partito lo anima nei circoli di tutta Italia, ogni giorno.
    Spero che il congresso si faccia subito, perchè il PD per ripartire deve, necessariamente, avere un sussulto di orgoglio e cambire radicalmente linea, essere realmente vicina alla sua base.
    Il PD, fino ad ora, ha semplicemente applicato una minima parte di quello che rientra nel suo progetto, non capendo la necessità di essere in sintonia con la sua base, prima di poter essere vicino ai problemi della gente.
    La base del partito è lo specchio del Paese, non ci sono frottole da dover raccontare, è così e basta e non può essere sempre troppo presto per accorgesene.
    Dire oggi che errori del genere non sono mai stati fatti è da incoscienti.

    Un albero con le radici deboli non reggerà mai la forza del vento che si schianta sulle sue foglie.


  • Per fare chiarezza 2

    Comizio di Domenico Nisi del 30 maggio 2013. Tutto quello che il centrodestra non vi dice (e non vi dirà mai).


  • Crick & Crock: Congresso PD

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  • Un Petruzzelli (in carne ed ossa) per Bari

    Ho appreso con grande felicità che Pietro Petruzzelli ha annunciato la sua candidatura a Sindaco di Bari. Sono veramente felice, perché Bari con Pietro sarà in ottime mani e soprattutto la freschezza di cui lui è portatore farà solo bene alla Città. Auguri Pietro, noi siamo con te!