• 9 maggio 1978

    9 maggio 1978

    35 anni fa due persone scomparvero per mano della violenza mafiosa e brigatista. Peppino Impastato e Aldo Moro sono state e sempre saranno due icone importanti, due simboli della violenza subita per la verità e per la giustizia.

    Spendere parole per loro sarebbe doveroso, ma credo che non siano le parole a fare la differenza in questo momento così tragico per la nostra Nazione. Servono gesti, modi di fare e di essere che ci facciano diventare quello che loro hanno dimostrato di essere fino alla fine: Peppino, un Uomo con la U maiuscola, con coraggio e amore verso la propria terra e Moro, uno statista, una figura politica che mai più ritroveremo sulla scena nazionale. Mai più.

    Ricordiamo per non dimenticare, ma agiamo per cambiare.

    Se volete, questa sera alle 19:30 saremo in Piazza, nei pressi del fuoco di Santa Lucia per commemorare questa giornata.


  • Di’ no al voto di scambio

    Di’ no al voto di scambio

    A Noci la situazione è incresciosa, non che non ce ne siamo mai accorti di nulla, ma la situazione sta diventando insopportabile, dopo che la politica ha definitivamente perso la bussola, noi non possiamo tollerare che il voto di scambio sia una prassi ben consolidata nella nostra Città.

    Bisogna dire basta a questi pezzi di merda! Denunciateli, dopo aver sputtanato ai quattro venti nome e cognome della testa di cazzo che vi offre dei soldi o qualcos’altro in cambio del voto.

    Siamo a conoscenza di metodi da infami che chiamarli beceri e mafiosi è poco.

    Da oggi saremo presenti ovunque, non ci saranno volti conosciuti all’opinione pubblica, ma fate attenzione, saremo ovunque e saremo pronti con fotocamera e videocamera per fotografare e filmare queste meschinità.

    Come sempre, buona campagna elettorale a tutti!


  • La politica non è un gioco

    Io mi sto divertendo molto in questa campagna elettorale, soprattutto nel vedere il vero volto delle persone, di quelle che hai sempre creduto vicine e che ora, per “accontentare” il parente di turno – messo in lista per far numero e senza un briciolo di programma e direi anche senza la ben che minima esperienza precedente alle elezioni – preferiscono disperdere i voti e prendere come obbligo quello di sostenerlo. Tutti politici e tutti con l’amore per la propria città. Ma scièteve a cucuè!

    Comunque, mi è giunta notizia che il centrodestra sta già parlando di poltrone, girano già i nomi dei possibili assessori. Ma di questo lascio che se ne occupino gli altri, io preferisco fare politica. Nei miei limiti, sia chiaro.


  • Mangiafuoco e il governo marionetta

    Come volevasi dimostrare: il governissimo ha un burattinaio che muove il governo non con dei fili, ma accarezzando dolcemente la spina che lo tiene in vita. Altra conferma arriva oggi, dopo il caso Biancofiore, ora tocca alla cittadinanza per i figli degli immigrati. Mi chiedo come mai, in Italia, il principio dello ius soli non venga rispettato, visto che a mio parere è l’aspetto più ovvio nell’assegnazione della cittadinanza. Se sei nato in territorio italiano, sei italiano. Punto. Ci vuole tanto? Ma come vediamo alla fine Berlusconi non ritiene giusto chiamare italiani ragazze e ragazzi che se pur appartenenti a famiglie non italiane, siano nate e cresciute nei nostri comuni, abbiano frequentato le nostre scuole, che sappiano parlare oltre ad un perfetto italiano, anche il dialetto romagnolo, lombardo, toscano, pugliese, siciliano, napoletano. Niente. Per loro è infamia. Per me è un concetto così ovvio che una legge ad hoc per ribadirlo, non serviva. Ovvimente, noi, siamo in Italia. Come posso pretendere tale sforzo? Che sciocco che sono!
    In tutto questo sembra che il Pd si sia preso il contentino della Presidenza del Consiglio, mentre al resto ci pensa lui. Mi sono rotto un po’ i coglioni, effettivamente.


  • Rammarico in Piazza Moro. Mi dispiace.

    Fino a prova contraria, viviamo tutti in uno stato di diritto che ci consente di essere tutelati in tutte le forme più idonee e soprattutto garantendoci una insindacabile contestazione quando un soggetto terzo svolge la propria attività andando contro delle leggi territoriali, nazionali e via via scalando la gerarchia delle fonti.

    A Noci questo sembra essere un aspetto superfluo, un particolare da sottovalutare. Vi riporto la dichiarazione fatta dal candidato sindaco del centrodestra, in merito ad una legittima contestazione da parte del centrosinistra sull’inaugurazione della nuova Piazza Moro da parte dell’ex-vice sindaco (ora candidato del centrodestra), andando contro una legge nazionale, la 28/2000, che all’art. 9 vieta espressamente manifestazioni pubbliche di questo genere: dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

    La dichiarazione è questa qui:

    “Apprendo con rammarico che la manifestazione pubblica della coalizione di centrodestra dal titolo Scendiamo in Piazza di oggi, domenica 5 maggio non potrà tenersi per una contestazione di un componente candidato del centrosinistra”

    Si commenta da sola. Noi abbiamo rispetto di tutti, ma dei furbi proprio no. Se, dopo tutto, furbizia si può chiamare.

    Dopo ciò, buon rispetto delle legge a tutti! E vi ricordo che il diritto non esiste solo quando qualcuno vi attacca e voi lo minacciate con una querela. Troppo facile.


  • Terapia da campagna elettorale

    Apprendo con rammarico (giusto per citare qualcuno) che alcuni soggetti candidati alle Amministrative del 26 e 27 maggio non reggono il ritmo da campagna elettorale. C’è bisogno di una terapia di gruppo per recuperare la loro psiche (sempre se lo sia ancora).

    A parte una visione poco celestiale di una città con le vie infestate di cartelloni, striscioni e insegne tanto da sembrare una fiera (del pesce – dopo i totem luminosi simili ai menù dei ristoranti sul mare…e vabbè!), ciò che mi turba è questa faziosità che si percepisce negli atteggiamenti, nei rapporti di rispetto reciproco che vedo mancare in queste situazioni. Sarà, forse e dico forse, un mio problema. Forse, sia chiaro. Ma proprio forse.

    A loro auguro una buona campagna elettorale, avvertendogli che chi tenta di attaccarci è come un bambino che cerca di buttar giù un muro di cemento armato. Impossibile. Noi parliamo dei problemi di Noci da ormai 3 anni, sempre, ogni giorno. È bene che ve lo ricordiate.
    Giusto per non lasciarmi con dell’amaro in bocca, vi do un piccolo consiglio: la campagna elettorale la si fa sui contenuti, se continuerete ad attaccare, sarà semplicemente la conferma di quanto già possiamo aver percepito. Oltre la siepe, il nulla.


  • Elezioni fantozziane

    Elezioni fantozziane

    Candidati di centrodestra che citano Berlinguer, il centrosinistra che finalmente irrompe sulla scena e fa tremare le poltrone dei soliti noti, insomma, elezioni a dir poco frenetiche. L’elettore nocese è un po’ come il Fantozzi del video, non sa che pesci pigliare, anche se qui si tratta di scegliere tra uno scorfano (loro) e una spigola (noi). Non so se ho reso l’idea. Sicuramente un esperto di pesci sa di cosa sto parlando. Buona giornata.


  • Le primarie della salvezza

    Le primarie della salvezza

    Certe scelte mi lasciano esterrefatto. Credere che il PD possa fare a meno delle primarie per eleggere il proprio segretario è come spararsi un colpo di pistola in bocca (scusate l’accostamento). Se qualcuno cerca di demolire i principi del PD per demolire il PD è invitato ad andar via dal PD (scusate la ripetizione e scusate per l’invito). La risposta giusta è quella di rafforzare le primarie e i controlli su queste, evitando azzuffate inutili.

    Ps: buon 1º maggio. Se non s’era capito.