Come non poteva essere più chiaro, Sergio Staino, su l’Unità di oggi? Vi consiglio vivamente di leggere questa lettera indirizzata a Gianni Cuperlo. Davvero, è una lettera illuminante sotto molti aspetti.
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Alle 17.20 (ora italiana), il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlerà in conferenza stampa dell’accordo sul nucleare iraniano, accordo ottenuto con i 5+1. Qui il live streaming.
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Obama, l’avrete sentito ovunque, ha deciso di invertire la rotta che gli USA perseguivano da molto tempo, in barba ad accordi internazionali.
“Siamo la prima generazione a subire gli effetti del riscaldamento globale e siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa per migliorare l’ambiente che ci circonda”. Questa affermazione è molto importante e deve farci riflettere. Tutti.
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Luigi Manconi scrive su Internazionale, oggi, su una questione che ci ha scossi, nelle ultime ore: la guerriglia fascista che ha visto Quinto di Treviso e Casale San Nicola al centro della cronaca delle ultime ore.
Tra le molte parole dette e scritte e urlate che accompagnano i piccoli tumulti di Quinto di Treviso e di Casale San Nicola, a Roma, due frasi si impongono e si inseguono in una apparente violenta contraddizione.
La prima: fuori gli immigrati. La seconda: non siamo razzisti. La prima affermazione è inequivocabile e autosufficiente. La seconda – scritta su muri e cartelli –, pur perentoria, va interpretata. E significa più cose. Il primo significato è – in qualche modo e nonostante tutto – positivo.
Mentre si oppongono con metodi non pacifici all’arrivo di un gruppo di richiedenti asilo quei cittadini italiani non vogliono essere considerati “razzisti”. Falsa coscienza, ipocrisia o qualcosa di diverso? Il fatto è che in Italia esiste ancora, malandato e lesionato, il tabù del razzismo. Ovvero, una residua interdizione morale nei confronti di parole e comportamenti di discriminazione verso chi appartiene ad altre etnie, culture e religioni.
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Oggi vi consiglio, se non l’avete già fatto, di ascoltare i discorsi di tre ragazzi intervenuti all’Assemblea nazionale del Partito Democratico tenutasi ieri a Milano.
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Vi consiglio di leggere questo articolo di Francesca Borri pubblicato, poco fa, su Internazionale.
Al Sisi è uno statista, is a great leader, ha detto Matteo Renzi ad Al Jazeera a proposito del generale egiziano arrivato al potere il 3 luglio del 2013 con un colpo di stato che ha rovesciato il presidente democraticamente eletto Mohamed Morsi, e lasciato sull’asfalto quasi mille morti.
Da allora, Abdel Fattah al Sisi è protagonista non solo delle strade del Cairo, tappezzate di sue gigantografie, ma anche dei rapporti di Amnesty international. Dal colpo di stato alla fine del 2014, gli attivisti uccisi sono stati oltre 1.400. Quasi duemila gli arrestati, innumerevoli e imprecisati quelli spariti nel nulla. Centinaia i torturati. […]
Leggi tutto: Matteo Renzi sbaglia ad appoggiare Al Sisi – Francesca Borri | Internazionale
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Girovagando per il web, ho trovato questo video. Riguarda la campagna per l’elezione, a giudice della Corte Suprema del Michigan, di Bridget Mary McCormack – la quale fu eletta – nel 2012.
Un semplice video, ma una grande idea per comunicare le proprie idee e i propri propositi. Aveva già vinto con questo video.
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Ho scritto questo articolo (qui riportato un piccolo estratto) su Post Meridiani. Dateci una lettura, se potete. Se volete.
[…] L’on. Marco Meloni, deputato del Partito Democratico – già responsabile Scuola e Università durante la segreteria di Pier Luigi Bersani – ha presentato un emendamento truffa al disegno di legge della riforma della Pubblica Amministrazione (DDL Madia), riguardante i criteri di valutazione del voto di laurea in relazione alla valutazione dell’ente di provenienza.
L’emendamento è un chiaro esempio di come la politica, oggi, abbia perso la bussola e il buon senso. Che tale proposta arrivi da un deputato sardo, poi, non ci stupisce più di tanto. Se la bussola manca, manca indipendentemente dalle proprie origini. […]
Leggi tutto qui: Il Governo, Meloni e l’emendamento truffa | Post Meridiani