Categoria: Podcast

  • A Ceuta va in scena l’ennesimo naufragio e il suo simbolo è un piccolo neonato (salvo!) con il cappellino bianco. In Italia, invece, il Segretario del PD Enrico Letta fa una proposta di sinistra: tassare le maxi-successioni dal valore superiore ai 5 milioni di euro. Cosa sta succedendo e perché proprio un caos infernale, dopo la proposta di Letta?

  • Ultimo appuntamento con il podcast “5 Under35 Raccontano la Post-pandemia“. La chiusura di questa (a mio avviso) bellissima esperienza è dedicata a noi stessi. Al centro della chiacchierata, l’impatto psicologico che la pandemia ha avuto (e avrà) sulle nostre relazioni interpersonali, su come adatteremo (o cercheremo di farlo) la nostra vita sociale.

    Ho avuto il grande piacere di parlarne con Ilaria Bracuti Monaco, 28 anni, psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale. Grazie alla sua esperienza e alla sua chiave di lettura, abbiamo parlato di un tema tanto rilevante quanto sottovalutato: gli impatti che questa emergenza sanitaria ha avuto, con la quarantena, il lockdown e il distanziamento sociale, sugli stati emotivi di ognuno di noi.

    Un tema che ci riguarda tutti, sia direttamente che indirettamente, sia in modo consapevole che inconsapevole. Insomma, abbiamo chiuso in bellezza e ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto. Grazie al vostro supporto abbiamo ottenuto ottimi risultati negli ascolti, nei download su tutte le piattaforme di streaming.

    Grazie. Grazie. Grazie. Restiamo in contatto qui e lì, sul blog e nel mondo reale. Ora rimbocchiamoci le mani e diamoci da fare per riprenderci i nostri spazi e le nostre vite, in questo mondo nuovo che la pandemia ha creato.

    La puntata è disponibile anche su Spreaker, Spotify, Google Podcast e Apple Podcast.


    Per il 10° anniversario del mio blog, ho pensato di creare un nuovo progetto. Breve ma, spero, utile per chiunque vorrà approfondire alcuni temi cruciali, alla luce dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19.

    Ho incontrato (virtualmente) cinque under35 e con loro ho dialogato sul prossimo futuro. Attraverso le loro esperienze e le loro competenze, abbiamo provato ad immaginare il mondo che ci attende fuori dalla nostra finestra. L’emergenza sanitaria, prima o poi, finirà. Ma le scelte che si stanno concretizzando in queste settimane incideranno sulle nostre vite anche quando del Covid-19 resterà solo un vecchio e brutto ricordo.

  • Il quarto appuntamento con il podcast “5 Under35 Raccontano la Post-pandemia” è dedicato all’Europa e alla Solidarietà europea, alle risposte che le Istituzioni europee hanno posto al centro dell’azione politica ed economica dell’Unione per fronteggiare la crisi sanitaria provocata dal Covid-19 e le sue implicazioni economiche.

    Il vento anti-europeista ha ripreso a soffiare prepotentemente sul nostro continente, travolgendo il progetto europeo. Ma quali sono le reali risposte che l’Europa ha dato agli Stati membri? Come stanno reagendo a questa emergenza le Istituzioni europee? Stanno davvero dimostrando di non essere all’altezza? O è la solita retorica anti-europeista e sovranista che cerca di sfruttare le paure e la rabbia dei cittadini per raggiungere i propri scopi politici?

    Di questo e molto altro ne ho discusso con l’On. Brando Benifei, 34 anni, Eurodeputato e capo-delegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo, nel 2016 tra i 30 politici under30 più influenti d’Europa secondo Forbes.

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    Per il 10° anniversario del mio blog, ho pensato di creare un nuovo progetto. Breve ma, spero, utile per chiunque vorrà approfondire alcuni temi cruciali, alla luce dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19.

    Ho incontrato (virtualmente) cinque under35 e con loro ho dialogato sul prossimo futuro. Attraverso le loro esperienze e le loro competenze, abbiamo provato ad immaginare il mondo che ci attende fuori dalla nostra finestra. L’emergenza sanitaria, prima o poi, finirà. Ma le scelte che si stanno concretizzando in queste settimane incideranno sulle nostre vite anche quando del Covid-19 resterà solo un vecchio e brutto ricordo.

  • Il terzo appuntamento con il podcast “5 Under35 Raccontano la Post-pandemia” è dedicato all’Impresa e all’Innovazione, alle sfide che il tessuto produttivo del Paese dovrà affrontare dopo l’emergenza sanitaria.

    Una chiave di lettura differente, dove al centro c’è l’esigenza di porre un’accelerazione all’innovazione dell’imprenditoria. Siamo un’economia dinamica, fatta per di più di piccole e medie imprese che sfidano ogni giorno il mondo sempre più vicino e sempre più competitivo.

    Quali sono le principali questioni da affrontare? Siamo davvero un’economia “basata sui bonus” come qualcuno ha affermato nei giorni scorsi? Molte imprese sono in difficoltà a causa del lockdown o il problema proviene da più lontano?

    Ne parlo con Domenico Colucci, 30 anni, Co-fondatore e Marketing Leader di Nextome, Miglior Imprenditore dell’anno dalla Commissione Europea, Miglior Innovator under 35 per la rivista del MIT – Massachussets Institute of Technology, Forbes 30 Under 30.

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    Per il 10° anniversario del mio blog, ho pensato di creare un nuovo progetto. Breve ma, spero, utile per chiunque vorrà approfondire alcuni temi cruciali, alla luce dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19.

    Ho incontrato (virtualmente) cinque under35 e con loro ho dialogato sul prossimo futuro. Attraverso le loro esperienze e le loro competenze, abbiamo provato ad immaginare il mondo che ci attende fuori dalla nostra finestra. L’emergenza sanitaria, prima o poi, finirà. Ma le scelte che si stanno concretizzando in queste settimane incideranno sulle nostre vite anche quando del Covid-19 resterà solo un vecchio e brutto ricordo.

  • Il secondo appuntamento con il podcast “5 Under35 Raccontano la Post-pandemia” è dedicato alla Costituzione, alla sua grande abilità senza tempo di adattarsi alle esigenze del tempo che passa.

    L’emergenza sanitaria ha posto un grande tema divisione e gestione delle competenze tra Stato e Regioni, soprattutto dopo le diverse polemiche innescate da alcuni presidenti di regione che hanno intrapreso vie diverse da quelle indicate, in linea generale, dal Governo centrale.

    Competenze esclusive e concorrenti tra il Centro e la Periferia del Paese. Quali saranno gli impatti sul Titolo V della Costituzione, già oggetto di mire da parte della classe politica che ha provato a cambiarla più volte. Reggerà allo stress test? Se sì, perché? Se no, cosa potrebbe succedere?

    Ne parlo con Luca Dell’Atti, avvocato di 29 anni, dottore di ricerca in Diritto Costituzionale e membro dell’Esecutivo nazionale dell’ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia.

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    Per il 10° anniversario del mio blog, ho pensato di creare un nuovo progetto. Breve ma, spero, utile per chiunque vorrà approfondire alcuni temi cruciali, alla luce dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19.

    Ho incontrato (virtualmente) cinque under35 e con loro ho dialogato sul prossimo futuro. Attraverso le loro esperienze e le loro competenze, abbiamo provato ad immaginare il mondo che ci attende fuori dalla nostra finestra. L’emergenza sanitaria, prima o poi, finirà. Ma le scelte che si stanno concretizzando in queste settimane incideranno sulle nostre vite anche quando del Covid-19 resterà solo un vecchio e brutto ricordo.

  • Per il 10° anniversario del mio blog, ho pensato di creare un nuovo progetto. Breve ma, spero, utile per chiunque vorrà approfondire alcuni temi cruciali, alla luce dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19.

    Ho incontrato (virtualmente) cinque under35 e con loro ho dialogato sul prossimo futuro. Attraverso le loro esperienze e le loro competenze, abbiamo provato ad immaginare il mondo che ci attende fuori dalla nostra finestra. L’emergenza sanitaria, prima o poi, finirà. Ma le scelte che si stanno concretizzando in queste settimane incideranno sulle nostre vite anche quando del Covid-19 resterà solo un vecchio e brutto ricordo.

    Il primo podcast è dedicato alla Privacy, a quello che succederà con la nuova app Immuni, scelta dal Governo per permettere alle autorità di tracciare i contatti tra cittadini, al fine di contrastare la diffusione del virus tra la popolazione.

    Quali sono i rischi nell’immediato ma, soprattutto, cosa significa per il nostro futuro questa scelta? È un pericoloso precedente che spalanca le porte a un tracciamento sistematico e diffuso dei cittadini? Quali sono le implicazioni per i nostri dati personali derivanti da questo uso delle tecnologie?

    Ne parlo con Federico Sartore, 29 anni, avvocato esperto in Privacy e Protezione dei Dati Personali.

    La puntata è disponibile anche su Spreaker, Spotify, Google Podcast e Apple Podcast.

    Nel corso dei prossimi giorni, saranno online tutti gli appuntamenti con il podcast. Iscriviti al Podcast sulla tua piattaforma preferita.

  • Ciao a tutti. Sabato scorso ho iniziato un nuovo progetto, assieme a Guglielmo – un mio caro amico conosciuto in occasione dell’Esame di Stato.

    Insieme, abbiamo deciso di cominciare a fare radio. Per me è stato un tornare alle origini e, devo dire, la cosa mi fa piacere e non poco.

    Siamo in diretta, tutti i sabato mattina, dalle 10 alle 11 su Radio Kaos Italy.

    Oltre ad invitarvi ad ascoltarci, sabato prossimo e per tutti i sabati a venire, vi consiglio di recuperare la prima puntata. La trovate nel player di seguito.

  • Prima puntata del 2018, non di sabato come lo sarà nelle prossime settimane, ma il nuovo anno è appena iniziato e già porta con se le prime baruffe sul web.

    La prima crociata può avere inizio e chi, sofferente , guarda con apprensione quanto accade nell’arena dei social network si metta l’anima in pace e si prepari psicologicamente a 2 mesi di dibattiti al ribasso (in vista della campagna elettorale), a dimostrazione di quanto ormai il decadimento socio-culturale del nostro Paese sia diagnosticabile quanto l’influenza dilagante di questo ultimo periodo.

    Dall’inizio del nuovo anno, tutti i supermercati sono obbligati a sostituire i vecchi sacchetti di plastica (già in fase di sostituzione nei precedenti mesi, in via transitoria e già con un loro costo) con quelli biodegradabili ed ognuno di questi avrà un prezzo di circa 2 centesimi. E la sostituzione interessa, in questo caso, il reparto ortofrutticolo.

    E c’è già chi, su Facebook, posta foto di arance sfuse con tanto di etichetta del prezzo per ogni singolo frutto, scatenando l’ilarità degli internauti (gli stessi che, in gran parte, avranno imprecato altrettanto contro questa novità. Ma si sa, la verità sui social network ha la stessa consistenza di una scatola di lego: ognuno se ne costruisce una propria a piacimento. Tanto più la propria identità e reputazione sul web.

    Ma, tornando ai nostri amati sacchetti, l’Osservatorio di Assobioplastiche ha effettuato un primo studio sull’impatto economico delle nuove “tariffe” dei sacchetti e il risultato è una “stangata” nei confronti delle famiglie, a fronte di una media di 139 spese effettuate nella Grande Distribuzione Organizzata (dati di GFK-Eurisko) con in media 3 sacchetti a spesa, per un totale di 417 sacchetti annui che, rapportati al costo medio di 2 cent. A sacchetto, ogni famiglia, all’anno, avrà un costo che oscillerà tra i 4,17€ e i 12,51€ (oscillazione data dall’altrettanta variazione di prezzo dei famigerati sacchetti che va da un minimo di 1cent. a un massimo di 3cent.).

    Insomma, una polemica che ha un costo inferiore, in fin dei conti, ad un pacchetto di sigarette eppure gli indignati continuano a sollevare ribellioni, mettendo in archivio le indignazioni del 2017, preparando, probabilmente, il nuovo scaffale in cui catalogare i tanti e futuri rigurgiti polemici dell’anno in corso,

    E se i 2 centesimi per il biodegradabile fossero ancora un problema, allora un restyling dei supermercati diventerebbe d’obbligo: tappezzare le pareti dei reparti dei surgelati e della frutta con immagini di tartarughe soffocate dai rifiuti e di intere coste sommerse dai mille putridi colori dei sacchetti di plastica, gli stessi che hanno trasportato regali e indifferenza nel corso di questi anni.

    E se ancora nulla bastasse, allora sì che i sacchetti biodegradabili serviranno: per imbustare la spazzatura generata dalla nostra bocca e dalla nostra tastiera, pronta per essere incenerita assieme alle tante confezioni di smartphone di ultima generazione in mano a chi, oggi, si ribella per quei 2 cent. in più nel comprare la frutta di stagione.

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