Guardo dalla finestra e mi chiedo se tutto questo sia utile. Mi guardo allo specchio e mi chiedo se questa faccia potrà essere utile alla società. Esco di casa e mi chiedo se un giorno tutto sarà diverso. Sono queste domande che mi tormentano, che mi tartassano il cervello, a spingermi nello scrivere questo comunicato politico, il secondo, a dir la verità.
La situazione in Italia è a dir poco traumatizzante: l’economia traballa, nuovi tagli arriveranno per i servizi dello Stato e non sappiamo come e dove arriveremo, ci sentiamo pieni di spazzatura, da ogni angolo delle città esce del marcio, siamo stanchi di vedere un Paese come l’Italia, soggiogato da una miriade di politici in doppio petto che distruggono la dignità della nostra Nazione. Ma la questione si fa più interessante quando, a mo di addizione algebrica, i giovani vengono messi da parte, tracciando un forte senso di smarrimento generazionale.
Le Amministrative sono ormai alle porte, i candidati hanno avviato la loro campagna elettorale, e i ragazzi non mancano mai nelle liste. Ma qual’è la funzione della loro presenza? Riempire le liste? Portare voti? O garantire il diritto all’impegno politico, di chi, pur con un’età giovane, ha deciso di impiegare il suo tempo al “noioso” compito di amministratore locale.
Noi dobbiamo garantire l’ingresso in politica a tutte quante le generazioni, palesemente dichiarandoci favorevoli ad un cambio generazionale, a tutti i livelli. Gli studenti, i giovani lavoratori e precari, hanno il diritto di essere attivi politicamente, non solo all’interno del partito, ma anche all’interno delle istituzioni, lasciando un messaggio ben chiaro: lì dove le vecchie generazioni hanno fallito, le nuove riusciranno a ridare speranza. Io credo in questo messaggio e mi faccio portatore in prima linea.
Cos’è il 2023? E’ un anno qualsiasi? Adesso si, per l’attualità è un anno come tutti gli altri, forse con scadenze, forse con altri problemi, ma al momento è una data da destinare al futuro. Per me invece, il 2023 è un anno importante, un anno che spero di prelevare dal futuro presente e consegnarla alla storia. Non chiedetemi cosa sarà quell’anno, ma vi posso assicurare che i preparativi sono già incominciati e nessuno dovrà tirarsi indietro, perchè i protagonisti siamo tutti noi.
Sono stanco di guardare il mondo dalla TV, sono pronto per scrivere assieme agli altri un nuovo copione, una nuova società.
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