La tassa passa dal 21 al 22%, ma per i consumatori l’effetto sui carburanti sarà inferiore rispetto al ventilato aumento delle accise che avrebbe generato rincari di 2,5 cent. Intanto i prezzi medi praticati sono in calo
Ultime 24 ore prima del nuovo rincaro dei carburanti. Per effetto del mancato slittamento dell’aumento dal 21 al 22% dell’aliquota ordinaria dell’Iva, infatti, il prezzo raccomandato della benzina salirà di circa 1,5 centesimi di euro/litro, quello del diesel di 1,4 ed il gpl di 0,7 centesimi. Anche se l’impatto sui prezzi praticati non dovrebbe essere immediato ma spalmarsi lungo la settimana in funzione della fisiologica rotazione delle scorte.
In realtà – sottolinea Quotidiano Energia – si tratta quasi di un “vantaggio” per i consumatori visto che la bozza del decreto legge che avrebbe dovuto esaminare il cdm venerdì prima del precipitare della crisi di governo prevedeva, a copertura del rinvio, un rincaro delle accise sui carburanti di 2 centesimi al litro per tutto il 2013 e poi di 2,5 fino al 15 febbraio 2015.
Intanto i prezzi praticati sul territorio sono ancora in calo generalizzato, per via delle numerose riduzioni di quelli raccomandati la scorsa settimana. Le medie nazionali della benzina e del diesel sono rispettivamente a 1,796 e 1,724 euro/litro (gpl a 0,813). Le “punte” in alcune aree sono per la “verde” fino a 1,844 euro/litro, il diesel a 1,751 e il gpl a 0,850.
Fonte: LaRepubblica.it
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