Sembra quasi paradossale, ma tra la base si fa sempre più forte quella idea di partito diviso, di un nuovo soggetto che nasce dalla disgrazia del precedente e che magari non prenda esempio da quello e che sappia immaginare un progetto diverso.
Questa vicenda tocca in prima persona il PD e soprattutto i suoi militanti, con dirigenti divisi in nuove fazioni “nazionali” (giovani turchi, renziani, civatiani, ecc), per non parlare di quelle locali (che strazio) e che poco fanno per rendere il partito un posto accogliente per chi pensa a far politica e non a spartirsi quel poco di torta che c’è (che dividiamo quotidianamente con Berlusconi e i suoi ricatti).
Perciò ritengo che si debba porre un freno a questo delirio e, citando Renzi, il PD è l’unica speranza per l’Italia, o cambia il PD o l’Italia non cambia. Parole che rispecchiano quanto di più urgente c’è per il PD, ma non dimentichiamoci della qualità. Io immagino un partito diverso, più concreto e idealista, più deciso nelle sue scelte, chiaro, puntuale e schiavo di nessuno. Chiedo tanto, no. La base se trovasse un partito così, altro che scissioni.
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