Più vaccini e più selfie

Li capisco quelli che si fanno i selfie dopo aver fatto il vaccino. Ancor di più, li capisco dopo oggi, giorno in cui – dopo alcune necessarie procedure burocratiche – sono riuscito a prenotare il vaccino anche io (lo farò a Roma, allo Spallanzani, luogo simbolo della lotta al Covid-19, dove la battaglia contro questo virus ebbe inizio, grazie ai suoi valorosi ricercatori e medici).

Da quando ormai avere uno smartphone in tasca è cosa di tutti (o quasi), il selfie è un’azione tanto quotidiana quanto spontanea, soprattutto nei momenti di felicità, in cui siamo con persone a cui vogliamo bene o quando stiamo bene noi, a prescindere da chi ci circonda. Ecco, allora perché non farci un selfie mentre ci somministrano il vaccino, momento così importante per riprendere in mano la nostra vita? E, soprattutto, perché non possiamo immortalare un momento che ci rende davvero felici?

Scettici e brontoloni a parte, per tutti coloro che hanno deciso di vaccinarsi – soprattutto per le ragazze e i ragazzi che hanno affollato gli HUB – ricevere una dosa di vaccino anti-Covid significa dare un calcio in culo al ricordo terribile dell’ultimo anno e mezzo. Ma allora, perché non immortalarlo?

Ecco, forse per la prima volta, i social network ci permettono di amplificare un nostro grido di felicità: finalmente ci siamo! Ce l’abbiamo fatta! L’incubo sta finendo! Viva la scienza, il progresso tecnico-scientifico e tutti coloro che hanno permesso, in così breve tempo, di ottenere dei vaccini efficaci contro un nemico che non dimenticheremo mai!

Senza dimenticare, infine, che viviamo in un Paese libero, dove ognuno può fare quel che vuole: farsi un selfie dopo il vaccino; non farselo; o scriverne a riguardo un post sul blog.

In ogni caso, vacciniamoci e siamo felici per questo.

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