I Radicali italiani vanno aiutati con la raccolta firme. E il PD è chiamato ad essere in prima linea affinché ciò accada.
È opportuno che si dia sostegno affinché le 25mila firme in 25 giorni non siano un muro invalicabile e consentire alla lista +Europa di presentarsi è un dovere civico e politico a cui i Dem non possono sottrarsi, se davvero vogliono essere gli unici custodi di una politica di avanguardia.
Non sono propriamente d’accordo su quanto la Bonino ha affermato nei giorni scorsi, le firme servono per evitare una proliferazione di liste civetta che gettino nello scompiglio la prossima competizione elettorale. La legge è uguale per tutti e così come per i Radicali, anche tutti gli altri che non hanno rappresentanti in Parlamento devono raccogliere le firme. Ma ciò non significa che non ci siano i mezzi per poter superare questo ostacolo.
Dunque, lo ripeto ancora una volta: i Radicali italiani vanno sostenuti in questa fase e va fatto senza perdere ulteriore tempo in scaramucce. Credo sia il caso, però, che tutti ripongano le armi della dialettica politica fine a se stessa: i Radicali non possono assolutamente minacciare di andare da soli alle prossime Elezioni e, tantomeno, il PD può macchiarsi di tale noncuranza. Conviene a tutte e due le forze politiche andare insieme e farlo per una politica lungimirante ed europeista.
Personalmente, sarò a disposizione per la raccolta e io stesso firmerò per consentire loro di presentarsi alle elezioni, a patto che si stia tutti insieme e che non ci si divida su una norma.
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