La Festa della Repubblica non è una semplice commemorazione in cui si ricorda il Referendum del 2 giugno del 1946.
La Festa della Repubblica ci ricorda chi siamo e i valori che ognuno di noi porta con se, nella propria quotidianità.
Tutti serviamo la Repubblica, tutti siamo la Repubblica.
La servono gli studenti, formandosi per consentire al nostro Paese di avere cittadini consapevoli e preparati.
La servono le Forze Armate, nel loro alto sacrificio nella difesa della Pace e dell’Ordine Pubblico.
La servono i docenti, per l’alto compito (forse il più alto in assoluto) di formare i cittadini del domani, coloro che un giorno saranno alla guida del Paese.
La servono i dipendenti pubblici, tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche consapevoli del ruolo chiave che rappresentano per l’intera Comunità.
La servono i liberi professionisti, grazie ai quali i cittadini hanno i più alti servizi di assistenza e professionalità.
La servono gli artisti, in ogni ambito, perché ci ricordano costantemente il preziosissimo tesoro di cui siamo testimoni nel mondo.
La servono gli operai, nel rappresentare l’alto valore della dignità che da il lavoro.
La servono i magistrati, nel loro quotidiano impegno verso la criminalità e a favore della Legge dello Stato.
La servono i politici, quelli che hanno a cuore l’interesse comune e dei più deboli.
La servono i cittadini, tutti coloro che compiono le loro azioni quotidiane nel rispetto della Legge e dei principi costituzionali di dignità, dovere e dei diritti.
La servono anche coloro che in questo momento il lavoro non ce l’hanno ma che non si arrendono e combattono, chiedendo maggiori diritti e tutele, pretendendo rispetto e dignità, raggiungendo alti scopi che mirano, tutti, allo sviluppo culturale e sociale del nostro Paese.
Tutti siamo servitori di questa Repubblica. Giovanissima Repubblica.
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