Se qualcuno cerca di giustificare quel gesto ignobile, fatto a Palermo, di aver bruciato il Tricolore, vuol dire che è dalla parte della divisione e da manforte alla Lega.
Proteste o no, legittime o non legittime, quelle richieste, non possono essere affiancate da un gesto simile. Mentre la bandiera bruciava, qualcuno diceva: “è simbolo dello Stato italiano, che con le sue manovre finanziarie fatte di lacrime e sangue con aumenti esponenziali delle tasse e del caro vita, sta riducendo in miseria la popolazione, facendo arricchire sempre i soliti ‘noti’, casta politica in primis, già ricca di privilegi”. Populismo, populismo, populismo. W il populismo. La pancia brontola e i cuochi cucinano, per gli amanti del “vago e dell’indefinito”, questo è il momento di festeggiare! Bruciare il Tricolore d’Italia, significa dar fuoco alla dignità e all’identità di un popolo che, a denti stretti e sofferente, cerca di riprendere il cammino, in un mondo attanagliato dalla crisi economica.
Forchette e cucchiaini
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