Quando qualcuno si dimentica di qualcosa

Da quanto tempo non sento parlare di giovani da parte dei politici, da parte del Governo, da parte delle classi dirigenti. I “cittadini del futuro” sono solo un pretesto, pretestoso, per cambiamenti repentini, volti alla trasformazione della società, ma tutto questo senza vedere e pensare agli interessi degli stessi. Uno spiraglio di luce arriva dagli Stati Uniti: Obama ha commentato con parole commosse e tristi i casi di suicidio di ragazzi omosessuali – vittime dei bulli, a causa della loro scelta sessuale. Il messaggio di Obama, a mio parere, indica due aspetti principali, 1 – guarda ai giovani con forte interesse e soprattutto con grande democrazia, 2 – non discrimina gli omosessuali, anzi li aiuta e li spinge a non aver paura. La lotta al diverso, in Italia, è oggetto di propaganda politica, basti vedere la Lega con le sue idee anti-islamiche e anti-meridionali. In Italia la situazione tra i giovani non è tanto distinguibile da quella citata prima: la discriminazione molte volte è motivo di superbia e di snobbaggine, particolarità delle nuove generazioni e soprattutto delle nuovissime. Considerando le vecchie tradizioni, Obama ha ormai infranto il tabù del potere, un potere che si era presentato distante dalle necessità dei cittadini, che non riusciva a captare i problemi della società, non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche dal punto di vista interpersonale che, senza ombra di dubbio, deve essere sempre al centro dell’attenzione della politica. Impariamo da questo grande uomo cosa sia, veramente, fare politica dal basso puntando in alto.

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